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Consiglio Valle | 21 gennaio 2019, 08:00

Rinnovato impegno per la valorizzazione del Francoprovenzale

Diego Lucianaz (Lega)

Diego Lucianaz (Lega)

Un'azione reale ed efficiente è fondamentale per evitare quella omologazione, anche culturale che è uno dei maggiori rischi della globalizzazione in atto nel nostro secolo. Lo hanno sottolineato i consiglieri regionali della Lega, Paolo Sammaritani e Diego Lucianaz con un’interpellanza incentrata sulle iniziative per conservare e rilanciare la diffusione della lingua francoprovenzale in Valle d'Aosta.

Il Consigliere Paolo Sammaritani (nella foto) ha premesso quali siano «l'importanza culturale e il significato identitario del francoprovenzale, o "patois", vera e propria lingua che trova origine nel latino e si è sviluppata nei secoli, differenziandosi sia dal francese che dal provenzale e che ha costituito la lingua parlata dalla popolazione di quel territorio transfrontaliero che poi, nel tempo, è diventato lo stato sabaudo» e ha ricordato «come importante curiosità, che vi è una piccola comunità pugliese, in provincia di Foggia, che parla il francoprovenzale.

L'Assessore ai beni culturali, Laurent Viérin, ha ricordato: “Negli anni abbiamo lavorato tanto per la nostra lingua, condividendo un concetto: che il patois non fosse patrimonio di pochi, ma che fosse messo a disposizione di tutta la comunità, anche di chi, venuto in Valle d'Aosta, voleva impararlo, proprio nell'ottica di sentirsi valdostano fino in fondo”.

L'idea dell’assessore Viérin è quella di lavorare ad un Piano di rilancio del patois attraverso un testo normativo che ne codifichi i principi e le misure di riconoscimento oltre che gli aspetti più delicati, come la grafia, che ampli il ruolo degli sportelli linguistici, che sancisca alcune azioni ripartendo con i corsi di formazione e utilizzando le nuove tecnologie, e che comprenderà anche le parlate walser e i tratti del patrimonio identitario della minoranza linguistica e culturale valdostana. “Mi impegno – ha concluso l’assessore - a presentare un Piano attraverso la collaborazione di tutto il mondo che lavora attivamente per il patois”.

I Consiglieri Paolo Sammaritani e Diego Lucianaz, nella replica, hanno preso atto “con soddisfazione della condivisione da parte del Governo della volontà di difendere questa lingua valdostana” e hanno annunciato la presentazione di iniziative per estendere l'uso del patois.

red. pol.

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