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POLITICA | 04 gennaio 2019, 09:31

Aosta: Sindaco Centoz, 'Decreto sicurezza pessimo ma devo applicarlo'

Il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, in un intervento a Palazzo regionale

Il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, in un intervento a Palazzo regionale

"Personalmente non mi piace assolutamente, non la reputo affatto una soluzione, ma sono un sindaco e non posso non applicare una legge dello Stato solo perchè la ritengo ingiusta". Così Fulvio Centoz, primo cittadino di Aosta, spiega che 'turandosi il naso' applicherà le norme del Decreto sicurezza (il cosiddetto 'decreto Salvini') del Governo anche in materia di espulsioni e reimpatri.

"Certamente molti extracomunitari non necessariamente irregolari ma non perfettamente integrati a 'norma di nuova legge' avranno problemi rispetto ai dettami del provvedimento - spiega Centoz - e credo anche che i reimpatri saranno di difficile organizzazione, ma non posso allinearmi alle scelte estreme dei sindaci protestatari contro lo Stato, entità amministrativa superiore che io stesso rappresento". Diversi colleghi di Centoz, molti dei quali come lui del Pd, hanno annunciato disobeddienza e omissione di applicazione del decreto sicurezza e personaggi quali Giuseppe Sala, sindaco di Milano e Antonio Decaro, presidente dell'Anci, hanno bollato apertamente la legge e chiesto a Salvini di 'ripensarci'.

"Io sto con l'Anci che sul decreto sicurezza si è espressa chiaramente e negativamente - prosegue il sindaco di Aosta - ma la mia battaglia contro questa norma per me è sbagliata è e sarà soprattutto politica".

Il Decreto sicurezza in sintesi

Dall'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari ai controlli sul noleggio di furgoni, sono tante le novità contenute nel decreto Salvini.

Sul fronte immigrazione, il decreto prevede il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio: da 90 a 180 giorni; l'abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche o se il Paese di origine vive una calamità naturale. Per i richiedenti asilo la sospensione della domanda d'asilo è prevista in caso di pericolosità sociale o in caso di condanna in primo grado. Quanto agli Sprar continueranno ad esistere ma limitatamente ai richiedenti di protezione umanitaria e ai minori accompagnati.

Il decreto prevede, inoltre, l'ampliamento dei reati che provocano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale); la revoca della protezione umanitaria ai cosiddetti 'profughi vacanzieri'; l'esclusione del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso è dichiarato improcedibile o inammissibile: le spese processuali non saranno più a carico dello Stato.

Circa le 'disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa', il decreto prevede una stretta sul noleggio di furgoni che potrebbero essere utilizzati per attentati terroristici; l'estensione del 'daspo' per i sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale; mentre per gli stranieri considerati una minaccia per la sicurezza nazionale scatterà la revoca della cittadinanza.

p.g.

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