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Governo Valdostano | 04 gennaio 2019, 10:24

Baccega incontra Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta per analisi cahier des doléances

Grasso ‘segnalo per punti qui sotto i temi che, a mio modo di vedere, sono di maggior interesse generale per la comunità valdostana e che vi chiedo di diffondere sulle vostre testate nei modi che riterrete più opportuni'

foto repertorio

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"La maggioranza regionale è attenta e sensibile alle istanze, alle esigenze e ai diritti dei più deboli e in questo senso vuole lavorare e agire, anche attraverso l'apertura di un tavolo di approfondimento delle tematiche che ancora devono trovare opportune soluzioni”. E’ quanto si legge in una nota della Regione dopo che Coordinamento Disabilità Valle d'Aosta, ha diffuso un cahier des doléances.

Nella nota viene infatti precisato che il referente di CO.DI.VA è già stato invitato dall'Assessore Mauro Baccega ad un incontro, che si terrà giovedì 17 gennaio nella sede dell'Assessorato alla Sanità.

A nome del CO.DI.VDA (Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta) e delle 13 associazioni che vi aderiscono il 30 dicembre scorso il presidente, Roberto Grasso (nella foto), ha inviato al Presidente della Regione, agli Assessori regionali e alla Presidente del Consiglio regionale una lettera.

Si tratta di un pacato, ma allo stesso tempo lungo ed articolato, cahier des doléances sui principali problemi che affliggono le persone con disabilità in Valle d’Aosta e le loro famiglie e su cui chiedono, come associazioni, l’attenzione e l’intervento alla nuova maggioranza regionale affinché possa proporne una risoluzione e offrire alcune risposte concrete che stiamo aspettando ormai da troppo tempo.

In estrema sintesi e “per vostra comodità” scrive Grasso “segnalo per punti qui sotto i temi che, a mio modo di vedere, sono di maggior interesse generale per la comunità valdostana e che vi chiedo di diffondere sulle vostre testate nei modi che riterrete più opportuni”.

I Punti

DOPO DI NOI E VITA INDIPENDENTE: USIAMO I FONDI A DISPOSIZIONE DELLA RAVDA

Chiediamo azioni concrete rispetto alle azioni previste e finanziate dalla Legge 112/2016 sul “Dopo di noi” e del relativo decreto attuativo (D.M. 23/11/2016). Lo stesso D.M. prevedeva un finanziamento alla Regione Valle d’Aosta di ben € 180.000, a cui bisogna aggiungere i finanziamenti relativi al 2017 e 2018. Fondi tuttora non spesi in Vda: a cosa è dovuto il ritardo nell'utilizzo di questi fondi? Anche per quanto riguarda la vita indipendente la Regione ha perso, negli anni, per diverse ragioni circa 200mila euro di finanziamenti statali.

REGOLE CERTE PER IL SERVIZIO DI ODONTOIATRIA PER PAZIENTI POCO/NON COLLABORATIVI

Non è chiaro a noi utenti quali siano i servizi offerti e le modalità di accesso alle prestazioni (visite di controllo, ablazione tartaro, cure conservative ecc.) per quei pazienti che sono poco o per nulla collaborativi e che necessitano pertanto di sedazione. Sarebbe, auspicabile, secondo noi la presa in carico del servizio di odontoiatria di questi pazienti.

INTRODUZIONE DEL PROGETTO DAMA ANCHE ALL’OSPEDALE PARINI

Il progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistant) punta a rendere l’ospedale luogo accogliente per le persone con disabilità intellettive o relazionali. Quando un’implementazione e uno sviluppo anche in Valle d’Aosta?

IMPEGNO E FONDI PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE CON DISABILITA’

Per noi è fondamentale che venga garantita alla persona con disabilità la possibilità concreta di lavorare e di diventare un lavoratore a tutti gli effetti e non solo un soggetto a cui bisogna occupare il tempo. Vi sono dei fondi, non trascurabili, previsti dalla legge 68 (Collocamento dei disabili), che potrebbero essere usati in questa direzione. Chiediamo che venga, al più presto, elaborato un piano concreto per lo sblocco di queste risorse che possano essere impiegate quanto prima.

UN SERVIZIO DI TRASPORTO MENO INGESSATO E PIU FLESSIBILE

Il servizio attuale viene percepito dalle famiglie come ingessato ed eccessivamente burocratizzato, condizionato da continui tagli di bilancio: come CoDiVdA abbiamo promosso e realizzato insieme ad altri soggetti del volontariato (volontari del soccorso) e con la Fondazione Comunitaria un servizio parallelo sperimentale ed integrativo con risultati sorprendenti. Un'integrazione di tale servizio a quello istituzionale permetterebbe di realizzare una piattaforma pubblica/privata in grado di fornire risposte concrete ed adeguate a soddisfare il fabbisogno trasporto.

UN IMPEGNO PER IL RICONOSCIMENTO CONCRETO DEL RUOLO DEL CAREGIVER

Il familiare che assiste 24 ore su 24 il parente con disabilità andrebbe supportato oltre che riconosciuto. Stante il deludente sviluppo delle politiche nazionali su questo fronte, sarebbe auspicabile un impegno congiunto dell'Amministrazione regionale, nostro e di quanti possano rivestire un ruolo nel promuovere tale riconoscimento. 

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