Sono tanti coloro che hanno considerato rivolto a loro il messaggio del Papa per la II Giornata Mondiale dei Poveri 2018. Anche per questo in tanti hanno aderito alla Colletta Alimentare 2018. “Che cosa esprime il grido del povero se non la sua sofferenza e solitudine, la sua delusione e speranza? La risposta è una partecipazione piena d’amore alla condizione del povero. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno, per sentire la presenza attiva di un 
fratello o di una sorella. Non è un atto di delega ciò di cui i poveri hanno bisogno, ma il coinvolgimento personale di quanti ascoltano il loro grido. Il grido del povero è anche un grido di speranza con cui manifesta la certezza di essere liberato”, ha detto il Papa.
E generosa è stata la risposta di tanti anonimi e centinaia di volontari. I politichini, invece, e i loro simili - prima fra tutta la mezza Giunta regionale - hanno indossato il giubbino dei volontari del Banco si sono messi in vetrina facendo venire lievi attacco di bile. Il “Governo del Fare” si erano definiti così la Comtesse verte ed i suoi amici?
C'è chi invece il giubbino non l'ha indossato e non si è messo in mostra ma ha fatto, come il Comune di Saint Christophe che ha messo a disposizione gratuitamente un capannone per consentire il Banco Alimentare di immagazzinare le derrate offerte da miglia di persone e tanti esercizi commerciali. In tanti ha fatto proprio l’invito di papa Francesco e ha interpretato la giornata della Colletta Alimentare come un gesto concreto per sostenere la speranza dei poveri. I papaveri, invece, si sono fatti fotografare con il giubbino.
red. cron.