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CULTURA | 19 novembre 2018, 08:00

Presentati i Presonaggi del Carnevale Storico di Ivrea 2019

Sono stati presentati nella Sala Dorata del palazzo municipale di Ivrea i personaggi maschili dell’edizione 2019 dello Storico Carnevale di Ivrea

Presentati i Presonaggi del Carnevale Storico di Ivrea 2019

Entra così nel vivo la liturgia dello Storico Carnevale che inizierà il 6 gennaio e avrà i giorni clou da sabato 2 a martedì 5 marzo 2019.

Cittadino designato

Capo della festa, il Generale entra in carica il 6 gennaio di ogni anno quando riceve dall’interprete dell’edizione precedente la feluca e la sciabola. Il Giovedì Grasso otterrà dal Sindaco, nella cerimonia del Passaggio dei Poteri, la fascia di primo cittadino insieme agli oneri del controllo dell’ordine pubblico.

51 anni, eporediese del quartiere Bellavista, agente generale di assicurazione per il gruppo Italiano UnipolSai e volontario della Croce Rossa Italiana. Un passato sportivo nel calcio e una passione per l’equitazione e la nautica. Questo è Vincenzo Ceratti. Un lunghissimo curriculum carnascialesco: iscritto da 38 anni ai Tuchini del Borghetto e membro del direttivo dal 1990; 14 anni nello Stato Maggiore ricoprendo la carica di ufficiale d’onore addetto agli Alfieri e agli Abbà. È stato per quattro anni primo ufficiale furiere e per tre anni ufficiale d’onore addetto al Generale. Aiutante di Campo per tre anni di cui due Aiutante di Campo del Generale addetto allo Stato Maggiore e uno addetto al Generale. Fondatore e presidente onorario del Reggimento Provinciale di Ivrea ospite permanente alla sfilata storica del Carnevale è stato anche insignito del riconoscimento del ‘Cuore di San Grato’ nel 2017.

“Si sta avverando un sogno. Ho assistito molte volte alla presentazione del Cittadino Generale designato in Sala Dorata e mi sono sempre chiesto quali fossero le emozioni che si provano. Oggi posso dire che è un’emozione fortissima. Cercherò, con l’aiuto di tutti, soprattutto del popolo festante, di fare una invicta campagna assieme al brillante Stato Maggiore nel rispetto del Cerimoniale e delle tradizioni ma con un occhio ai momenti di fratellanza, amicizia e sano divertimento. Perdonerete al Cittadino Generale se qualche volta, nei momenti più importanti, scenderà una lacrima di commozione”.

Sostituto del Gran Cancelliere

Abito di velluto nero, parrucca bianca a cannoni con codino sotto il tricorno, bianchi gilet e camicia con jabot e polsi in pizzo, calzoni al ginocchio su calze bianche: il Sostituto, a fianco del Generale e dello Stato Maggiore, è sempre presente ad ogni atto ufficiale per poterne dare precisa testimonianza. Cavalca portando con sé una copia del Libro dei Verbali.

53 anni, sposato, un figlio, ex Olivetti, oggi amministratore condominiale e mediatore immobiliare, una grande passione per i cavalli e un lunghissimo curriculum legato al Carnevale. Questo è Davide Diane. Una passione, quella per il Carnevale, che appartiene e condivide - come molti eporediesi - con tutta la famiglia: nonno, zio, cugini e il figlio. Dall’ ‘82 all’ ’85 tira con gli Scacchi poi, per 17 anni, sui carri. Per 10 anni è anche ufficiale dello Stato Maggiore con incarichi di addetto alle Bandiere, addetto alla Scorta della Signora Mugnaia, addetto alla Signora Mugnaia, addetto al Signor Generale. È inoltre stato membro del consiglio direttivo dello Stato Maggiore per molti anni e ancora oggi socio effettivo del Circolo Ufficiali. Suo figlio Andrea è stato Abbà nel ’09 per la parrocchia di Sant’Ulderico.

“Vorrei ringraziare ‘Ivrea’ che con il suo caloroso abbraccio non ha scaldato solo la mia voce ma anche il mio cuore. Rinnovo il mio impegno per la buona riuscita della manifestazione e dedico il mio incoraggiamento a tutte le Componenti che con il loro entusiasmo e la loro passione rendono possibile ogni anno il realizzarsi del miracolo ripetibile del Carnevale ed esprimo un auspicio generale a vivere il nostro Carnevale come fosse un tesoro lasciatoci dai nostri avi predecessori, affinché questa nostra bellissima manifestazione possa essere trasmessa nel rispetto delle tradizioni ai nostri posteri”.

Podestà

Supremo capo del governo del Comune, il Magnifico Podestà veniva nominato, sin dal XIV secolo, dai Credendari, i Consiglieri comunali dell’epoca, ed era responsabile dell’amministrazione e della giustizia. Scelto al di fuori del Comune per garantire la sua imparzialità, il Podestà quando entrava in carica, dopo aver giurato sul libro degli Statuti, andava a prelevare con un apposito martello conservato presso il municipio cittadino, un sasso tra i ruderi del Castellazzo e lo gettava in Dora come spregio al Marchese del Monferrato. La cerimonia si ripete ogni anno, al mattino della domenica di Carnevale. Da alcuni anni è stata anche ripresa l’antica tradizione dell’offerta dei ceri da parte della città, rappresentata dal Podestà al Vescovo. Si svolge in forma solenne nel giorno dell’Epifania in Duomo alle ore 16.

Moreno Lacchio, eporediese classe 1956, 2 figli maschi e 7 adorati nipoti, è titolare della storica azienda di famiglia che si occupa di materiali e impianti elettrici. Fin da piccolissimo partecipa al Carnevale con il tiro dal balcone insieme al padre Osvaldo. Dal 1975 fa parte della squadra de I Diavoli Aranceri e già dagli anni ’80 è membro della fagiolata benefica San Lorenzo. Sua moglie Giovanna è titolare di una merceria che da anni confeziona a mano i berretti frigi della Mugnaia e di altri personaggi. I due figli Lucio e Dario sono tiratori da carro da diversi anni.

“Sono molto onorato di essere stato confermato per il 2019. Lo scorso anno è stata una bellissima esperienza carica di emozioni: mi ritrovavo spaesato in un mondo che conoscevo solo marginalmente ma grazie al supporto di chi mi ha seguito è andato tutto bene. È un’esperienza che ti fa sentire un ‘vero uomo di Eporedia’. Ora mi appresto a ripetere l'esperienza con un po’ di consapevolezza in più. Cercherò di essere come sempre attento alle tradizioni e al protocollo ma non voglio dimenticare che alla fine è sempre una grande festa. Un ringraziamento lo devo a chi lo scorso anno mi ha cercato credendo in me e voglio ricordare Maurizio Leggero e Alberto Alma, tutto il gruppo dei Credendari Storici nella persona di Bonino Rudy, i miei accompagnatori Bombonato, Esposito, Vaglio, Girardi e il mio Addetto Vito Mastrofrancesco. Ma tutto questo lo devo in primis alla mia spettacolare famiglia, e come sono abituato a chiamarla da 42 anni, alla mia Ragazza, mia moglie Giovanna senza la quale non avrei vissuto una così bella esperienza”.

red. spe.

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