E’ risaputo che le politiche turistiche del Comune di Aosta hanno vasti orizzonti. Tanto vasti da uscire dai confini europei. E’ per questo che, forse, l’amministrazione comunale di Aosta ha installato, prima in Italia, la segnaletica verticale è all’altezza di pigmeo.
Le foto sono più che evidenti di quanto controsenso, di quanto menefreghismo e di quanto chi deve far rispettare le norme disattende il codice della strada.
La circolazione stradale infatti è regolata da precise disposizioni, che riguardano tutti gli utenti della strada, e che hanno la specifica finalità di garantire il corretto scorrimento di autovetture, veicoli e motocicli, per salvaguardare la salute e l’incolumità di guidatori e pedoni sull’intero territorio nazionale. È pertanto fondamentale il rispetto, oltre che dei limiti di velocità e delle norme in materia di circolazione stradale, anche della segnaletica stradale, in quanto questa è a sua volta caratterizzata da precise caratteristiche che sono destinate a permettere un’ottimale circolazione. Ma tutto questo ad Aosta è un sogno. Infatti il codice della strada recita: “tutti i segnali insistenti sui marciapiedi, o comunque su percorsi pedonali, devono avere un’altezza minima di 2,20 metri, fatta eccezione per le lanterne semaforiche”.
Vera utopia per il Comando della Polizia locale. Per non parlare poi di come viene posizionata la segnaletica che crea confusione come il segnale che, per 
chi da via E. Aubert si immette in Piazza della Repubblica, indica accesso in zona a traffico limitato. Ma forse chi ha installato la segnaletica ha dimenticato la scala in magazzino. Comunque sia Aosta è sempre più capitale del menefreghismo, del disinteresse pubblico, dell’apatia e della noncuranza. Andate a chiedere il parere del turistica che ha preso la capocciata sul cartello ‘controllo elettronico…
Per il Comandante della Polizia locale è tutto regolare? E per il Sindaco?
red. cro.