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ECONOMIA | 18 settembre 2018, 17:00

Risparmio energetico: non solo LED

Ma cambiare le lampadine non è l’unico modo per risparmiare sulla bolletta e ridurre l’impatto sull’ambiente

Risparmio energetico: non solo LED

Dal primo settembre, con l’entrata in vigore della direttiva europea 244, l’Italia può illuminarsi solo con lampadine LED, cioè le lampadine a basso consumo energetico che mandano definitivamente in pensione quelle alogene. Una scelta che ridurrà annualmente i consumi del nostro Paese di 48 TWh di energia, permettendo alle famiglie italiane di risparmiare circa 115 euro l’anno. Ma cambiare le lampadine non è l’unico modo per risparmiare sulla bolletta e ridurre l’impatto sull’ambiente. Partiamo dal frigorifero.

Durante la stagione estiva, complice il caldo e il bisogno di avere a disposizione bibite fresche e gelati ma anche di conservare più alimenti a temperature adeguate, i consumi aumentano del 50%. La temperatura raccomandata per il frigorifero è tra 1° e 4°C: per ogni grado al di sotto di queste temperature il consumo sale del 5%.

Come misurato da NED, il primo Smart meter Made in Italy inventato dalla startup Midori, in estate il consumo del frigo può aumentare del 40-50%, perché lavora sulla differenza di temperatura interna del frigo e quella di casa, nei mesi estivi più alta di alcuni gradi rispetto all’inverno. Ecco perché deve essere sempre posizionato lontano da fonti di calore (forno o luce diretta del sole) e periodicamente sbrinato. Inoltre quando si lascia casa per lunghi periodi è preferibile svuotarlo e staccarlo dalla presa elettrica. Per la lavatrice e la lavastoviglie, meglio prediligere cicli freddi ed “eco”. 

Per non sprecare acqua ed energia, inoltre, meglio di avviare lavatrici e lavastoviglie quando sono a pieno carico e preferibilmente con lavaggi a basse temperature per i panni o scegliendo la modalità “eco” nel caso delle stoviglie. Escludendo il prelavaggio nella lavatrice e l’asciugatura nella lavastoviglie, si risparmia inoltre fino al 15% di energia, mentre un altro 30% di risparmio deriva dalla pulizia regolare del filtro e dall’uso di decalcificanti. Per chi sta pensando ad un nuovo acquisto, è preferibile far ricadere la scelta su un elettrodomestico con classe energetica superiore che porta quindi a consumare meno: per la lavatrice, ogni salto da una classe a quella superiore (es. da A ad A+) corrisponde una riduzione del consumo di circa il 12% all’anno mentre per la lavastoviglie di circa l’11%.

Vivere in estate, senza condizionatore, può risultare parecchio faticoso.

Tuttavia, tenere acceso il condizionatore in casa per circa 50 minuti fa registrare un consumo medio di 712 Wh, con un aumento medio del 10% sul consumo totale della casa. Alzare anche solo di 1° C la temperatura impostata permette un risparmio del 7%; inoltre, lasciare il condizionatore in standby per l’intero anno aumenta la spesa complessiva di oltre 60 euro: va quindi sempre staccata la spina o spento l’interruttore del quadro elettrico nei mesi in cui il condizionatore non viene utilizzato.

Un’altra piccola ma importante accortezza è quella di non lasciare gli apparecchi elettronici in standby. Solo negli Stati Uniti si stima che ogni anno i dispositivi lasciati in standby consumino elettricità per un valore di 19 miliardi di dollari con un rilascio in atmosfera di 44 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Un televisore acceso per tre ore al giorno, lasciato in modalità stand by durante le rimanenti 21 ore, consuma circa il 40% dell’energia necessaria al suo funzionamento. 

Spegnendo il tasto “Off” di computer, decoder, stampanti e tutti gli apparecchi elettrici si ha invece un risparmio del 5-10%, che aumenterà se si installano multiprese con interruttore e se si staccano del tutto dalla corrente tutti i piccoli elettrodomestici che non vengono usati frequentemente, come sistemi audio (casse e Hi-Fi), caricabatterie, etc.

bruno albertinelli

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