“Le aziende Cia non useranno i voucher per la prossima vendemmia, semplicemente perché il Decreto Dignità non li hai reintrodotti. Tutti speravamo che venissero reintrodotti i buoni lavoro così come li avevamo conosciuti. Ma la legge 96/2018 ha soltanto facilitato il ricorso al contratto telematico per le prestazioni occasioniali ("Prest.o") dell'Inps”. Lo rende noto Gianni Champion, presidente di Cia VdA che “ in perfetta sintonia con la linea della Confederazione Nazionale, affermare che oggi non si può parlare di voucher, ma della revisione di una disciplina che, in vigore già dal 2017, si è dimostrata inadeguata e poco flessibile rispetto alle esigenze delle aziende agricole in riferimento a quelle situazioni di lavoro occasionali e discontinue, ma che in agricoltura sono ricorrenti”.
La Cia, in riferimento al decreto dignità ha presentato degli emendamenti con l’obiettivo di ripristinare il tradizionale sistema dei voucher, perché le esigenze delle aziende agricole, anche in considerazione delle nuove campagne di raccolta, sono quelle di avere uno strumento semplice e immediato per agevolare il lavoro occasionale e allo stesso tempo combattere l’illegalità.
“Si tratta – sottolinea Gianni Champion, Presidente della Cia Valle d'Aosta - di un contratto a tempo determinato che, a fronte di un allungamento da 3 a 10 giorni del periodo in cui è possibile svolgere la prestazione, impone alle aziende un aggravo sia di burocrazia (iscrizione all'Inps, obblighi di comunicazione, ecc.) che di costi: al lavoratore vanno 9 euro l'ora, il costo aziendale è di 13 euro l'ora, cioè più cari dei contratti a tempo determinato classic”.
Per Champion il timore è “che un provvedimento del genere non avrà nessun impatto positivo sull'agricoltura, ma anzi porrà un freno all'utilizzo dei lavoratori occasionali”. Questa nuova disciplina non è sufficiente a regolare in modo adeguato e soprattutto semplificato, quelle prestazioni che si svolgono in maniera occasionale e discontinua, ma che sono ricorrenti in agricoltura.
“il vero ripristino dei voucher- conclude Champion - sarebbe stato importantissimo per l’agricoltura tutta, in particolare a ridosso delle campagne di raccolta come la vendemmia. Riteniamo i voucher strumenti utili per agevolare il lavoro occasionale e per contrastare l’illegalità, i provvedimenti appena avviati non vanno certo in questa direzione”.