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FEDE E RELIGIONI | 04 agosto 2018, 18:00

DOMANI domenica 5 agosto Notre-Dame des Neiges

Ama l'Ave Maria! (San Pio da Pietrelcina)

DOMANI domenica 5 agosto Notre-Dame des Neiges

AGENDA DEL VESCOVO MONS. FRANCO LOVIGNANA

Domenica 5 agosto
Valgrisenche - mattino
Prima parte della Processione e S. Messa

Cattedrale - ore 15.00
S. Messa per i Giovani in cammino verso Roma

Lunedì 6 agosto
Valtournenche - ore 18.00
S. Messa per la Festa patronale della Villa del Seminario

Martedì 7 agosto
Vescovado - mattino
Udienze

Giovedì 9 agosto
Torino, Venaria Reale - sera
Partecipazione alla Veglia dei Giovani di Piemonte e Valle d'Aosta in cammino per Roma

Sabato 11 agosto
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié

Lunedì 13 agosto
Chiesa parrocchiale di La Salle - ore 10.30
S. Messa per la festa patronale

Martedì 15 agosto
Cattedrale - ore 10.30
S. Messa per la solennità dell'Assunta

Cattedrale - ore 17.00
Vespri

Martedì 21 agosto
Vescovado-mattino
Udienze

Mercoledì 22 agosto
Vescovado-mattino
Udienze

Sabato 25 agosto
Cattedrale - ore 7.00
S. Messa per la Solennità della dedicazione della Cattedrale

Domenica 26 agosto
Chivasso Duomo - ore 10.00
S. Messa per la festa patronale

Mercoledì 29 agosto - lunedì 3 settembre
Pellegrinaggio diocesano a Lourdes

•Le Messager Valdotain celebra domenica 5 agosto Notre-Dame des Neiges La Chiesa  onora    Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore

Questa memoria è collegata alla dedicazione della basilica di santa Maria Maggiore sull'esquilino di Roma, che viene considerata il più antico santuario mariano d'Occidente. La eresse, sul precedente edificio liberiano, il papa Sisto III (432-440) dedicandola a Dio e intitolandola alla Vergine, proclamata solennemente dal concilio di Efeso (431) Madre di Dio.

Monumenti di pietà mariana, a Roma, sono quelle stupende chiese, erette in gran parte sul medesimo luogo dove sorgeva qualche tempio pagano. Bastano pochi nomi, tra i cento titoli dedicati alla Vergine, per avere le dimensioni di questo mistico omaggio alla Madre di Dio: S. Maria Antiqua, ricavata dall'Atrium Minervae nel Foro romano; S. Maria dell'Aracoeli, sulla cima più alta del Campidoglio; S. Maria dei Martiri, il Pantheon; S. Maria degli Angeli, ricavata da Michelangelo dal "tepidarium" delle Terme di Diocleziano; S. Maria sopra Minerva, costruita sopra le fondamenta del tempio di Minerva Calcidica; e, più grande di tutte, come dice lo stesso nome, S. Maria Maggiore, la quarta delle basiliche patriarcali di Roma, detta inizialmente Liberiana, perché identificata con un antico tempio pagano, sulla sommità dell'Esquilino, che papa Liberio (352-366) adattò a basilica cristiana. Narra una tardiva leggenda che la Madonna, apparendo nella stessa notte del 5 agosto del 352 a papa Liberio e ad un patrizio romano, li avrebbe invitati a costruire una chiesa là dove al mattino avrebbero trovato la neve. Il mattino del 6 agosto una prodigiosa nevicata, ricoprendo l'area esatta dell'edificio, avrebbe confermato la visione, inducendo il papa e il ricco patrizio a metter mano alla costruzione del primo grande santuario mariano, che prese il nome di S. Maria "ad nives", della neve. Poco meno di un secolo dopo, papa Sisto III, per ricordare la celebrazione del concilio di Efeso (431) nel quale era stata proclamata la maternità divina di Maria, ricostruì la chiesa nelle dimensioni attuali. Di quest'opera rimangono le navate con le colonne e i trentasei mosaici che adornano la navata superiore. All'assetto attuale della basilica contribuirono diversi pontefici, da Sisto III che poté offrire "al popolo di Dio" il monumento "maggiore" al culto della beata Vergine (alla quale rendiamo appunto un culto di iperdulia cioè di venerazione maggiore a quello che attribuiamo agli altri santi), fino ai papi della nostra epoca. La basilica venne anche denominata S. Maria "ad praesepe", già prima del secolo VI, quando vi furono portate le tavole di un'antica mangiatoia, che la devozione popolare identificò con quella che accolse il Bambino Gesù nella grotta di Betlem. La celebrazione liturgica della dedicazione della basilica è entrata nel calendario romano soltanto nell'anno 1568.

Il sole sorge alle ore 6,08 e tramonta alle ore 20,51

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