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Chez Nous | 30 luglio 2018, 09:00

Campione insegni, cambiamo docenti a Saint Vincent

Oggi pomeriggio riunione di maggioranza per fare il punto sulla situazione e sui tanti dossier aperti e da aprire. E quello del casino è il primo della pila. Ma poi parleranno di mirganti, occupazione, lavoro.

Campione insegni, cambiamo docenti a Saint Vincent

2011: 47,9 milioni di euro; 2012: 30.8 mln; 2013: 25.3 mln; 2014: 29 mln; 2015: 32.6 mln; 2016: circa 15 milioni di euro; 2017 bilancio non ancora approvato. Dal 2012 al 2014 presidentre del CdA Giulio Di Matteo. Sono i dati allucinanti che hanno portato al fallimento il casino di Campione.

Ottobre 2017: -6,42% novembre 17: -18,53% dicembre 17: -1,45% gennaio 2018: -4,63% febbraio 18: -4,38% aprile 18: -9,91% maggio 18: +0,62% giugno 18: -1,69%. Sono le percentuali in caduta libera degli incassi del casino di Saint Vincent gestito dall'Amministratore unico Giulio Di Matteo. Troppe analogie per non essere preoccupati su futuro dei circa 700 lavoratori del casino di Saint Vincent.

La situazione è davvero drammatica e le analogie con il Casino di Campione dovrebbero togliere il sonno a politici e amministratori responsabili. Invece tutto procede nel più assoluto silenzio. Nessuno che ipotizzi possibili soluzioni alternative all'attuale gestione e sistema gestionale. Eppure le soluzioni ci sono.

Basterebbero coraggio e responsabilità. I progetti ci sono gli investitori anche. Ma siccome la nuova politica valdostana è peggio della precedente tutto rimane fermo. Prima della gestione Di Matteo Campione andava bene e c’è stato chi ha risanato i conti.

Ma forse sono manager poco remissivi con la politica. E proprio per questo che sentiti in Commissione La Torre sono stati scartati dalla Giunta Marquis-Chatrian. Meglio scegliere chi è disposto a scendere a compromessi o compiacere la politica anche se si accumulano debiti.

Chissà perché in Grecia ci sono imprenditori pronti ad investire milioni e milioni, mentre in Valle si accumulano debiti su debiti. Eppure per dirla alla Chatrian, l'ex assessore alle Finanze delle Giunta Marquis, Di Matteo avrebbe dovuto fare tornare il casino agli antichi fasti. Invece Saint Vincent continua a perdere quote di mercato e Campione d'Italia ha chiuso.

Forse la Giunta verde nero lega aspetta di portare in tribunale.

Tutto questo mentre in Grecia un gigante statunitense dei casino vuole investire tanti milioni per realizzare un progetto che prevede ricavi per 700 milioni di euro all'anno. E loro, i nostri politichini, stanno a guardare.

Ma oggi pomeriggio potrebbero esserci novità. Infatti è prevista la riunione della maggioranza per parlare dei temi caldi, dei dossier che la Giunta Spelgatti non riesce a capire da che parte si aprono. La maggioranza sta dando segni di insofferenza.

Alpe attacca la Spelgatti per il mancato arrivo di 25 richiedenti. Mouv mal sopporta le fughe in avanti antiautonomiste. In PnV-Stella alpina sono preoccupati per le politiche razziste che caratterizzano il governo romano. Gli ex 5 stelle del Mouv voglio far saltare il banco del casino. Nella Lega si evidenziano le prime crepe tra le varie anime.

Le uscite di Salvini iniziano infastidire gli alleati valdostani della Lega. Salvini spara e i nostri Antonio Fosson, Luciano Caveri, Patrizia Morelli, Chantal Certan, si beano tra le braccia verdi nere. "Tanti nemici, tanto onore!". Ha scritto su Facebook, postando un articolo di stampa che riporta notizia dei vari attacchi al ministro dell'Interno, nei giorni scorsi, dai settori cattolici a quelli della sinistra. Che il ministro dell'Interno citi una frase di Benito Mussolini, proprio il giorno della nascita del dittatore che portò l'Italia alla rovina, la dice lunga sulla sua cultura politica, sul suo rispetto della Costituzione e della Repubblica italiana nata dalla Resistenza antifascista. E in nostri Antonio Fosson, Luciano Caveri, Patrizia Morelli, Chantal Certan tacciono. Per non dire di Etienne Andrione, che nella Fondazione Chanoux ci ha campato alcuni anni, è ora è nelle braccia di Salvini. Ma stupisce anche il silenzio di Roberto Luboz, Diego Lucianaz e Stefano Aggravi anime autonomiste della Lega.

pi.mi.

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