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EVENTI E APPUNTAMENTI | 06 luglio 2018, 12:33

Al Forte di Bard le 'Racines' di Giovanni Thoux

Un'opera di Thoux

Un'opera di Thoux

La mostra Racines, eventi e protagonisti della storia valdostana presenta dal 15 luglio al 16 settembre 2018 nelle sale dell’Opera Mortai del Forte di Bard, 25 straordinari pannelli scolpiti su legno di cirmolo firmati dall’artista valdostano Giovanni Thoux, uno dei più originali interpreti della scultura di tradizione della Valle d’Aosta.

L’esposizione, nata da un’iniziativa dell’assessorato regionale delle Finanze, attività produttive, artigianato e politiche del lavoro, è stata realizzata dal Forte di Bard.

Le opere illustrano tutti i passaggi salienti della storia locale, dall’insediamento di Saint-Martin-de-Corléans alla conquista romana all’epoca medievale, sino ad arrivare ai tempi moderni, alla lotta di liberazione dai nazifascisti e alla conquista dell’autonomia, che ha permesso alla comunità locale di riappropriarsi della sua identità. Un modo per avvicinarsi alla storia valdostana attraverso una serie di istantanee dalla forte efficacia iconografica.

Tra i temi toccati anche le trasformazioni della città di Aosta, la religiosità e i santi locali - Grato, Bernardo, Anselmo - la cui fama ha varcato i confini della regione e Sant’Orso, personaggio cardine della tradizione cui è dedicata anche la millenaria Fiera del Legno. Il lavoro attento di Thoux non trascura il mondo della scuola e la vita sociale ed economica delle comunità locali, con particolare riguardo ai miglioramenti nell’agricoltura e alla progressiva industrializzazione.

Le opere sono commentate da testi a cura di Omar Borettaz, della Biblioteca regionale di Aosta.

Biografia di Giovanni Thoux

Nato a nel 1935 a Verrès, Giovanni Thoux eredita dal padre falegname la passione per la lavorazione del legno. Terminati gli studi professionali a Torino, nel 1957 si reca in Giappone, dove intraprende un lungo percorso di studio e di lavoro come disegnatore industriale. Nel 1971 Giovanni Thoux rientra in Valle d’Aosta e riscopre la passione per il legno: affianca i fratelli nell’atelier di ebanisteria fondato dai nonni, si dedica alla scultura e partecipa alla millenaria Fiera dell’artigianato di Sant’Orso e alle Mostre-concorso che si tengono nella regione distinguendosi per la sua personalissima cifra stilistica conquistando numerosi riconoscimenti e premi. Realizza bassorilievi in legno policromi utilizzando colori ad acqua, che fissa con vernici speciali trasparenti in modo da lasciare intravedere le venature del legno. Le sue opere delineano raffigurazioni che appartengono alla tradizione della Valle d’Aosta grazie all’accurata indagine che ha condotto sulla storia, sugli usi e costumi.

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