/ Chez Nous

Chez Nous | 29 giugno 2018, 10:06

Richiesta pubblica di chiarimenti e informazioni a Nicoletta Spelgatti

Non c'è da attendersi molto dalla neo zarina della Valle visto che in aula non ha risposto ai Consiglieri dicendo che preferisce lavorare piuttosto che parlare. Bene invece di parlare noi le chiediamo di scrivere a beneficio dei nostri lettori ricordandole che cxhi9edere è lecito rispondere è cortesia, soprattutto per chi si presenta come il cambiamento

Richiesta pubblica di chiarimenti e informazioni a Nicoletta Spelgatti

Nelle 2901 parole che compongono il discorso di Nicoletta Spelgatti, Presidente della Regione, ci sono passaggi che, per valorizzare il suo dire, hanno necessità di chiarimenti per riportare a media intelligenza locale cosa intendeva dire e come lo intende realizzare, visto che chi le ha scritto il compitino si è soffremato sul sesso degli angeli senza affrontare il concreto.

Signora presidente Lei ha detto:

Ereditiamo una situazione gravemente compromessa. – Ci dia alcuni esempi per potere fare il raffronto al termine del suo mandato.

Siamo determinati a cambiarla. Radicalmente. – Cosa e Come?

Gravissimi ritardi si sono accumulati. – Quali?

Non siamo il crocevia d’Europa, affatto, come provammo a esserlo. -  Cioè?

Rischiamo invece di perdere il treno del nostro armonico inserimento in un’economia interdipendente e transnazionale di cui non sembriamo neanche aver preso le misure. - Come evitare il rischio?

La Valle d’Aosta può e deve tornare a essere l’isola felice. – Come e quando?

Collegata, non solo da ormai stanchi riti, ai suoi vicini. – Cosa intende?

Polo di sviluppo, motore di azione, collegamento tra altre realtà, epperò fortemente cosciente della sua originale, dura, spesso dolorosa, ma bellissima storia. - Cioè?

Non siamo qui per punire, vendicarci, perdere tempo. – A chi si riferisce?

Siamo qui per costruire, guarire e, oso dirlo, cercare il bello. – Come quando cosa?

Pare sia obbligatorio, in questo genere di discorso, almeno un po’ di francese.  Sia.  Vallée d’Aoste, je t’aime. - La francofonia è particolarità della Valle?

Il programma della nostra coalizione ha richiesto tempo e molto lavoro per essere finalizzato. – Una proposta concreta che sia tale?

E’ però un programma coraggioso. - Perché?

(Per favore giri lei questa la domanda al suo capo Salvini. Se ha la cortesia di risponderci...)

Da oggi, si cambia. – Come?

Ricostruzione con lo Stato italiano e con l’Unione Europea dei rapporti necessari a favorire, non solo in campo finanziario, la devoluzione di nuovi poteri e competenze, a raggiungere completa capacità di autogoverno, segnatamente attraverso lo strumento delle norme di attuazione. - Come e quando?

Ottenimento ove possibile di maggiori margini di manovra fiscale, puntando idealmente a un’autonomia quanto più estesa possibile anche in quest’area. – In concreto a cosa mira?

Ricerca del principio dell’intesa sulle riforme statutarie, anche al fine di poter procedere a una riforma dello Statuto Speciale scevra di rischi. – Cioè?

Proposta al Parlamento di una riforma della legge elettorale per elevare la Valle d’Aosta a circoscrizione eleggente un eurodeputato. - Ci crede?

Maggiore efficacia, a servizio di tutti gli attori istituzionali valdostani, degli organi preposti all’ottenimento dei fondi europei, in particolare dell’ufficio regionale di Bruxelles. – Cosa non funzione?

Messa in atto, in ogni ambito delle politiche sociali, di programmi di assistenza, di sostegno e di esenzione alle fasce più deboli e alle disabilità. – Ci anticipi due proposte.

Introduzione di misure che garantiscano la conciliazione tra il lavoro e la cura della famiglia. - Ci indichi due misure.

Elaborazione di nuovo Welfare, pensato specificamente per gli anziani e la prima infanzia, e maggiore attenzione per le politiche giovanili, del terzo settore e dell’associazionismo. – Tre obiettivi.

Elaborazione di una strategia utile a evitare l’esodo di professionalità qualificate e, anzi, a invertire la tendenza per attrarne di esterne. – Ci faccia tre esempi.

Revisione del progetto già approvato dell’Ospedale Parini, a farlo rispondere concretamente alle necessità dei valdostani. – Come lo modificherete?

Ridefinizione di un piano strategico di lavoro e sviluppo, che sostenga le micro, piccole, medie imprese e l’artigianato. – Ci dica tre misure.

Creazione di un ente unico per la gestione della promozione della Valle d’Aosta e la valorizzazione dei diversi comprensori e contesti geografici, storici e culturali. -  Cioè?

Ottimizzazione del sistema dei trasporti interni e miglioramento dei collegamenti extraregionali. – Due esempi?

Riqualificazione dell’intera tratta ferroviaria valdostana e riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma, ottimizzandone le tempistiche anche per le vallate laterali. - Come quando e con quali risorse?

Impegno a una netta riduzione delle tariffe autostradali. – Come e quando?

Ricostruzione, nel rispetto delle diversità, di un senso di comunità, valorizzando l'identità della Valle d’Aosta e le sue peculiarità linguistiche e culturali, con le necessarie alleanze nel mondo alpino e con le minoranze linguistiche di tutta Europa. – Come e quando?

Apertura di un tavolo di confronto con lo Stato sul tema dell’immigrazione. – Per raggiungere quale obiettivo?

Grazie per le risposte se se non risponde noi continueremo a chiedere.

pi.mi.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore