/ CRONACA

CRONACA | 20 giugno 2018, 13:56

Fallimento Alma srl, sentenza l'11 luglio

Tra i testi ascoltati in aula oggi l'ex curatore fallimentare della società, nonchè gli ex soci di Cacciatore, Andrea Favre, indagato anch'egli in un primo momento e poi prosciolto con formula piena e Alessandro Virgilio, che per la stessa vicenda ha patteggiato la pena

Fallimento Alma srl, sentenza l'11 luglio

Sfilano uno dopo l'altro, davanti al collegio giudicante nell'aula del terzo piano al Tribunale di Aosta, i testimoni nel processo per la presunta bancarotta fraudolenta dell società Alma arl, che aveva svolto alcuni lavori di carpenteria nel cantiere aostano (in via Roma) della Compagnia Valpetroli srl , società di distribuzione carburanti che gestisce in Valle tre stazioni di servizio.

Unico imputato l'imprenditore aostano Gioacchino Cacciatore, 50 anni, socio di Alma e della stessa Valpetroli. Secondo l'accusa, retta in aula dal pm Luca Ceccanti, Cacciatore nel periodo 2013/14 avrebbe dissimulato le  disponibilità economiche reali della società, destabilizzando artatamente il patrimonio in modo da realizzare un'insolvenza nei confronti dei creditori, falsificando firme su quietanze e registrando come pagate fatture che non lo erano mai state.

Tra i testi ascoltati in aula oggi l'ex curatore fallimentare della società Palma, nonchè gli ex soci di Cacciatore, Andrea Favre, indagato anch'egli in un primo momento e poi prosciolto con formula piena e Alessandro Virgilio, che per la stessa vicenda ha patteggiato la pena. Ricordare tutto a cinque anni dai fatti contestati è difficile; c'è chi come Favre ammette di non aver "mai prelevato dai conti ma solo versato" però 'glissa' sui motivi per i quali non fu mossa querela contro Cacciatore quando emersero alcune falsificazioni presumibilmente opera sua; chi invece come Virgilio riconosce di aver "commesso errori nella gestione aziendale" e fa innervosire il pm Ceccanti quando non ricorda come mai di gran parte della contabilità e del libro cespiti non vi è più traccia perchè persa nei meandri di un computer.

Dalle indagini è stato accertato che la società Valpetroli, legata all'impresa edile Fratelli Ronc, prendeva da questa denaro per finanziare la Alma in difficoltà; soldi che però in gran parte non sarebbero mai rientrati.

"Abbiamo scelto il processo ordinario e non riti alternativi o patteggiamenti perchè crediamo fermamente nell'estraneità del nostro assisitito ai fatti contestati" ribadisce l'avvocato Simone Rosazza Giangros di Vercelli, che insieme al collega Marco Materi difende Gioacchino Cacciatore. Al termine delle audizioni dei testi il collegio giudicante ha aggiornato l'udienza a mercoledì 11 luglio per la discussione finale e la sentenza.

patrizio gabetti

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore