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ATTUALITÀ POLITICA | 05 giugno 2018, 10:08

Contrordine leoni rossoneri, congresso Uv in autunno

Nella foto tratta da Framepool il leone ferito da un orso per rappresenta il leone unionista ferito dalle urne elettorali

Nella foto tratta da Framepool il leone ferito da un orso per rappresenta il leone unionista ferito dalle urne elettorali

Al puzzle dello stato confusionale vissuto dall’Uv il Comité Fédéral ha aggiunto una nuova tessera che, ieri sera, si è detto favorevole al rinvio in autunno del Congresso unionista contrariamente a quanto deliberato dal Conseil Fédéral la settimana scorsa.

Nella sostanza il Comité ha accolto la proposta formulata dall’Assessore Aurelio Marguerettaz dopo che a Roma si è formato il Governo giallo-verde. Analoga proposta era stata fatta nel corso dei lavori del parlamentino unionista da Jean Barocco.

Nel corso del Comité di ieri Ennio Pastorte si è detto, nella sostanza, delegittimato ad assumere iniziative congressuali e quindi ha demandato il tutto ad Aurelio Marguerettaz che dovrebbe raccogliere le firme necessarie per la convocazione di un Conseil Fédéral straordinario che dovrebbe fissare la nuova data del Congresso. Infatti, sulla date del Congresso Pastoret è stato messo in minoranza.

E intanto il tempo passa: l’Uv è sempre più all’angolo senza energie per replicare a chi la deride, a chi offende i suoi iscritti ed i suoi elettori, a chi dice, come la Lega: “mai con l’Uv”. Un'Uv priva di strategie e priva di obiettivi, se non quelli di tornare al Governo. L’Uv allo sbando favorisce il caos, la politica del tutti contro tutti, la mancanza di progetti per rilanciare la Valle d’Aosta; lascia spazio ai populismi e ai rigurgiti fascisti, lascia spazio al dilettantismo, apre le autostrade alle facili promesse che poi, come stiamo apprendendo dal neo governo italiano, vengono rinviate ad un futuro senza date.

Tutto questo lo pagheranno i valdostani che oltre ai danni romani si dovranno farsi carico anche nelle politiche dei novellini e mediocri legislatori che stanno infoltendo la schiera dei politichini chez nous. L’Uv si sbrighi a darsi una guida autorevole, senza compromissioni con il passato, che la traghetti al congresso e nel frattempo conduca le consultazioni con le altre forze politiche.

Sia ben chiaro, il riferimento è all’Uv in quanto forza di maggioranza relativa, ma il discorso vale anche per Alpe e Uvp al cui interno solo pochi hanno capito che chi  c’era prima delle elezioni e c’è ancora adesso è sempre il medesimo Consigliere con i suoi pochi pregi e tanti difetti.

red. pol.

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