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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 09 maggio 2018, 12:00

Vivere gli eventi culturali con la disabilità, se ne parla in un convegno

Alessandro Stevanon ospite della serata all Cittadella

Alessandro Stevanon ospite della serata all Cittadella

“Guardare un film”, ormai, è un’operazione nota, naturale, tra quelle che tendiamo a dare più per scontate. A volte però, si dimentica che la fruizione di un film non è alla portata di tutti, non è, semplicemente, “accessibile”.

Da dieci anni l'incontro di studi annuale sul Turismo accessibile – organizzato da Fondazione Courmayeur Mont Blanc, dal Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta, dal Consorzio di Cooperative Sociali Trait d’Union e dalla Cooperativa sociale C’Era l’Acca – cerca di rispondere alle necessità di promuovere un turismo moderno e inclusivo, aperto a chi vive difficoltà motorie e non.

Il tema dell’incontro di quest’anno, in programma nell’Aula Magna dell’Università della Valle d’Aosta venerdì 11 maggio, “Il turismo accessibile di montagna ed il patrimonio culturale” vedrà il suo prologo proprio in Cittadella dei Giovani.

Il giorno prima infatti, giovedì 10 maggio, sarà proprio l’Arte a cercare di tracciare la via verso l’accessibilità e la fruibilità con la serata – il cui inizio è previsto per le 20 – “Cinema e Accessibilità: Vivere eventi culturali – Storie ed esperienze a confronto”. All’appuntamento prenderanno parte il musicista Luca Casella, direttore IRIFOR-Istituto Nazionale di Ricerca, Formazione e Riabilitazione per la disabilità visiva Valle d’Aosta, che nel 2013 ha preso parte – come attore – al docufilm “Per altri occhi” di Silvio Soldini, la storia di una serie di protagonisti, un vero e proprio ritratto complessivo di uomini e donne, che vivono le proprie esperienze quotidiane, i propri lavori ed i propri hobby superando l’“ostacolo” che li accumuna tutti: quello della cecità.

Alla serata saranno ospiti anche il regista Alessandro Stevanon ed il Presidente del gruppo folkloristico La Clicca de Saint-Martin-de-Corléans Marco Vigna, responsabile del progetto, che ha visto la collaborazione tra il gruppo musicale e l’Uici – l’Unione italiana ciechi e ipovedenti VdA –, “Cliché, il folklore in un altro senso”.

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