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Aosta Capitale | 04 maggio 2018, 11:03

L’OPINIONE DI UNA 'CITTADINA ADULTA': Aosta esilia i giovani e isola gli anziani

L’OPINIONE DI UNA 'CITTADINA ADULTA': Aosta esilia i giovani e isola gli anziani

Buongiorno,

sono una cittadina adulta che si sposta a piedi ed in auto nel capoluogo regionale, raggiungendola da altrove. L'impressione generale è che la città stia diventando sempre più asettica per non dire sterile. Pur rispettando la pedonalizzazione del centro storico, trovo che il contornarlo di spiazzi blu a CARO prezzo (almeno per i fruitori normali ed abituali con redditi medio-bassi e non da boutique) e di accessi a traffico limitato (e pure a pagamento per gli aventi diritto), la scarsità di panchine, l'ossessiva distribuzione di microaiuole (verdi?) spartitraffico (peraltro poi abbandonate a se stesse) con l'unico effetto di creare ostacoli, gradini, barriere (per carrozzine e passeggini) e di ridurre ulteriormente il numero di parcheggi, tutte siano scelte deleterie che ALLONTANINO definitivamente famiglie, pedoni e i non-aostani in generale.

Relativamente agli skaters, vorrei evidenziare il contrasto fra:

1) una piazza Chanoux spesso deserta e con poche panchine, pulita, monumentale, ma fondamentalmente priva di vita (se non quando occupata da tendoni da circo per iniziative che meriterebbero sicuramente quattro pareti attorno);

2) piazza Narbonne che invece di essere un comodo spazio di ritrovo, vicino ai servizi con tanti tavolini attorno ad uno spazio fiorito è comunque un ritrovo (visto che ci si può finalmente sedere) ma abbandonato;

3) piazza della Cattedrale: desolante;

4) piazza della Repubblica, se non altro è un parcheggio pieno di gente.

Invece 5) piazza Deffeyes che dovrebbe essere il CENTRO DELLA REGIONE è stata già privata della sua bellezza (i grossi alberi tolti non sono ancora sostituiti con qualcosa di ugualmente bello), presenta uno spazio VUOTO e grigio circoscritto dal comodo porticato per passanti. In una città quasi "morta" incontrare un gruppo di ragazzi che in modo SANO si diverte in un piccolo angolo della città è BELLISSIMO e rincuora. Si divertono in semplicità, tra le scuole e i palazzi del potere, cosa c'è di più vivo?

Il loro rumore è come quello dei ragazzini che vanno in bici e dei bambini che si rincorrono, sicuramente meglio delle auto che sfrecciano. A parer mio la città di Aosta dovrebbe smetterla di ESILIARE i giovani sempre lontano dal centro e di isolare gli anziani. Di allontanarli.

Non è con i soli "progetti" dedicati e conferenze che si costruiscono rapporti FRA le generazioni. Non bastano i rapporti familiari e quelli scolastici per unire le persone, per creare solidarietà, per coltivare condivisione.

Tutti dovremmo ricordarci che siamo stati giovani spontanei di belle speranze, che finiremo vecchi e delusi e affronteremo da soli la morte, ma se smettiamo di CERCARE di interagire, o peggio ci rifiutiamo, NOI siamo GIa' senza senso, mentre i ragazzi sono i custodi inconsapevoli del senso della vita che semplicemente, scorre, ANCHE come uno skateboard.

Grazie, per l'attenzione, buon lavoro.

Risponde Piero Minuzzo

Grazie per la sensibilità con la quale ha affrontato i problemi. Una sensibilità che invita alla riflessione. Mi permetto però di citare l'autore: "la libertà non può essere semplicemente 'La libertà consiste nel fare ciò che si desidera' perché deve essere limitata e controllata, quindi la libertà è il diritto di fare ciò che le leggi permettono e nel rispetto di tutti. p.m.

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