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CULTURA | 16 aprile 2018, 09:30

A Riga, nel centenario della Prima Indipendenza

A Riga, nel centenario della Prima Indipendenza

Così poco conosciuta eppure così interessante e ricca di svariati monumenti di architettura romanica, gotica e barocca; è città moderna e vivace capitale di un Paese (la Lettonia) di 2.700.000 abitanti in parte pianeggiante, in parte collinoso, coperto da boschi di conifere. L’economia nazionale si basa soprattutto sull’industria metalmeccanica, leggera e alimentare. Lavorazione del legno e profumeria sono altri due fiori all’occhiello  della nazione . A proposito: ex Repubblica federata dell’URSS, «la Lettonia ha proclamato la sua indipendenza in linea di principio nel 1990, l’ha confermata con un referendum nel 1991, anno in cui venne riconosciuta dall’Unione Sovietica. Nel 1993 è stata rimessa in vigore la costituzione del 1992»; ma eccoci a Riga (874.000 abitanti),sull’omonimo golfo…con lo scalo alla foce del fiume Daugava.

Un groviglio di stili diversi e molta voglia di identità (la sua storia comprende il dominio tedesco, quindi polacco-lituano, e svedese. La Russia vi arrivò per la prima volta nel Settecento); grandi mercati dell’antiquariato, un enorme edificio ordinato da Stalin e affari in nome delle resine fossili milleusi. E’ Riga,oggi capitale di uno Stato membro dell’Unione europea, dove la notte baltica può iniziare sotto l’Orologio Laima o nei locali notturni  -  in Audeju e Kalku iela  -  della Città Vecchia, stretta tra il fiume Daugava e Pilsetas Kanal. No, i padiglioni delle celebri fiere del business sono da tutt’altra parte; ma per chi arriva nella capitale lettone  -  città europea della Cultura 2014  -   l’Altstadt può voler dire architetture, arte e spettacolo da vivere all’ombra della Cattedrale del 1211.

Provenendo dall’hotel Radisson, via il ponte di Akmens tilts  -  il monumento del Soldato  -  segna la strada per il Museo cittadino e per il monumentum alla Libertà. La vicina chiesa di san Pietro (1209) è uno dei simboli di Riga, a due passi dalla chiesa cattolica di san Giacomo (1226), dal Teatro russo, dalla Porta svedese (1698) e dal Castello, il cui primo edificio fu ordinato dai membri dall’Ordine della Spada. Palazzi Jugendstil (Art Nouveau), templi protestanti, chiese ortodosse e mirabili dimore settecentesche appartenute a ricchi mercanti anseatici emergono sovrani dalla Vecchia Riga di arzigogolate vie centrali a misura di flâneur.

Chi vuole vedere il mare o “provare” un nuovo centro termale, si rechi a Jurmala: a 25 chilometri di distanza dall’Opera e da Mentzendorff’s House, nell’Altstadt di Riga dai colori vivaci «che assorbono il plumbeo dei mesi invernali e riflettono la luce di quelli estivi».   Lontano da sandwich, bibite e vodka low cost, una colazione viennese può attendere l’ospite al Lolo Cafe di Elizabetes iela 51. Ma si vola a Riga (2h50’) con Air Baltic e con la sola carta d’identità. Che emozioni!      

Notizie in valigia    

Documento di frontiera. Carta d’identità valida per l’espatrio.    

Come arrivare. In aereo, da Malpensa o Fiumicino, con i voli diretti di Air Baltic, tel. 02.74867701/2; 06.54242544.    

Dove mangiare e dormire. A Riga: Avalon Hotel, Radisson Blu Latvija, Gutenbergs, Grand Palace Hotel.  

Richiami turistici.  Il monastero dei Domenicani, torre di santo Spirito, la mole del castello, le mura, la torre delle Polveri, il complesso dei “Tre Fratelli”, il duomo protestante, la Grande e la Piccola corporazione medievale, il Mezapark del lago, i molti musei (della Lettonia, nell’ex castello dell’Ordine di Livonia  -  1330-1353  -  ,  di Arti Straniere,  della Navigazione, di Belle Arti…); a ovest della capitale: il centro di villeggiatura di Jurmala, formato da una serie di villaggi costieri, che si estendono tra pinete e spiagge di consolidata fama turistica. Imperdibile: la Festa delle Luci, in programma per il 18 novembre.  

In cucina. Patate, pesce e carne suina. Ottimi: i tortini di bacon (speka piradzini), la crema fredda a base di panna acida (skabputra), la zuppa di barbabietole (borshch), il formaggio al cumino (kimenu siers) e quello al janu (carvi); il salmone affumicato, la fantasia di aringhe, sardine, anguille e il buon debessmanna,  dolce ai mirtilli con latte. La cucina lettone presenta influenze derivanti dalla cucina polacca e scandinava. Cin-cin  al medalus (birra d’orzo e luppolo addolcita con miele).                  

Acquisti. Oggetti in ambra, articoli in legno, croci di Jurgaiciai, ceramiche, cristalli, bottiglie di balsamo nero (Rigas melnais balzams) -   liquore scuro molto forte a base di erbe varie  -   e di trauktinè, vodka alle erbe. Mitici: i cioccolatini Laima.  

Info.  .https://www.liveriga.com/;www.latvia.travel.

In calendario. La Lettonia, nell’Europa di  Hirondelle Viaggi, tel. 0422.296710.  

pietro semino

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