Oggi ho assistito ad una simpatica e interessante discussione: la fontina.
Siamo tutti un pochino indispettiti per come viene trattato il nostro formaggio.
In giro per l’Italia le peggiori tome riescono a spuntare prezzi più alti della fontina, perché? Eppure è un ottimo formaggio, rappresentativo del territorio.
La FONTINA non è solo un ottimo formaggio, è un grande formaggio ma non ha un anima, tutto viene messo del calderone, ci si accontenta
dell’anonimato del nome. Provate a pensare ai nostri vini, provate a pensare se tutto il nostro vino fosse venduto nella stessa bottiglia con la stessa etichetta con scritto Vino Valdostano? Chi se lo filerebbe?
Per la FONTINA è la stessa cosa, i produttori possono essere consorziati, ma fino a quando non decideranno di mettere le loro facce su ogni forma, fino a quando singolarmente non si prenderanno la responsabilità di quello che fanno, dovranno continuare ad accontentarsi, la gente non si accontenta dei numerini di contrassegno, la gente vorrebbe comprare la fontina di TIZIO e di CAIO, sapere chi l’ha fatta, sapere chi elogiare oppure cambiare azienda.
Ripeto, la FONTINA è un grande formaggio quando fatto bene, perché non esserne orgogliosi e dire: l’ho fatta io.
Moreno Rossin
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