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POLITICA | 11 gennaio 2018, 14:33

Consiglio Valle conferma 'Adaptations' valdostane alla riforma scolastica

L'assessore regionale all'Istruzione, Emily Rini

L'assessore regionale all'Istruzione, Emily Rini

Caratterizzata da uno scontro verbale tra l'assessore regionale all'Istruzione, Emily Rini, e la consigliera di Alpe Chantal Certan, si è conclusa dopo due ore di dibattito la discussione in Consiglio Valle sulla mozione di revoca delle Adaptations. Deliberate nell'agosto 2016 e duramente contestate dalla minoranza, le Adaptations sono adattamenti della riforma nazionale 'Buona Scuola' alle necessità locali della Valle d’Aosta per la scuola dell’infanzia e del primo e secondo ciclo di istruzione (elementari e medie).

Con 11 voti favorevoli (Alpe, Stella Alpina-PnV, Gruppo Misto e M5S) e 19 astensioni (Uv, Uvp, Pd-SVdA ed Epav), l'Assemblea ha respinto la mozione che chiedeva all'assessore dell'Istruzione di "revocare il documento des Adaptations e le relative delibere di Giunta già per il prosieguo di quest'anno scolastico", presentando alla quinta Commissione le modalità di valutazione da seguire da parte degli insegnanti in sede di scrutinio per dare validità all'anno scolastico in corso.

Presentando il testo in aula, Chantal Certan (Alpe, nella foto) ha sottolineato che "i passaggi tra novembre e dicembre hanno in modo inequivocabile decretato il fallimento didattico e pedagogico della legge Rini 18/2016 e delle Adaptations", rilevando che "grazie alla professionalità e al grande impegno degli insegnanti e dei Dirigenti scolastici, questa sperimentazione è stata un'occasione di chiarimento". "Questa legge e il decreto delle Adaptations, che in particolare sull'educazione linguistica ha messo in ginocchio tutta la scuola, vanno riviste insieme. Si sono ottenuti risultati contrari a quelli decantati dalla maggioranza: l'educazione linguistica ad alto livello è invece a macchia di leopardo, esiste una discriminazione per gli alunni con problematiche e difficoltà, si sono abbassati gli obiettivi con conseguente impoverimento dell'apprendimento. La legge va modificata radicalmente per tutti gli ordini di scuola, non basta qualche rimodulazione, perché è stato scelto un metodo errato, perché ha indebolito l'intero sistema".

Riguardo all'alternanza Scuola-lavoro, Claudio Restano (Stella alpina-Pnv) ha ribadito "l'esigenza di adeguare la norma regionale per far rientrare in questo genere di attività l'allenamento sportivo" e "sarebbero circa 5.000 gli atleti delle scuole superiori coinvolti: si tratterebbe di un investimento sul futuro e la salute di questi ragazzi, che investono nello sport almeno 500 ore all'anno e che si formano come sportivi e come uomini".

Roberto Cognetta (M5S) ha auspicato di "rimediare al più presto ad un errore, in modo da ripartire al meglio il prossimo anno scolastico" e ha osservato che "la formazione, l'educazione e la cultura rappresentano un patrimonio di tutti, non possono essere un mero terreno di scontro politico".

Secondo l'assessore all'istruzione, Emily Rini, che ha confermato l'intenzione di voler apportare elementi migliorativi alla riforma nell'unico interesse della preparazione degli studenti, "né ora né allora ci sono stati fini elettoralistici, ma si è cercato di adattare al nostro territorio una legge nazionale che non avrebbe mai potuto essere applicata". "Sin dall'inizio - ha aggiunto Rini - era prevista l'opportunità di apportare modifiche nella seconda parte dell'anno di applicazione della sperimentazione, confermando che l'intento della riforma era quello di dare a tutti le stesse possibilità, per non creare sul territorio scuole di serie A e di serie B. Il potenziamento delle competenze bi e pluri linguistiche è un processo che non si può e non si vuole fermare, ed è questo il perno del dibattito; non si vuole nascondere gli errori commessi soprattutto nelle modalità di inserimento delle Adaptations, ma capire come valorizzarle, eliminando la rigidità della scelta delle materie da svolgere in lingua inglese".

"La sostanziale modifica - ha concluso Rini - verrà proposta per il prossimo anno scolastico, dopo aver analizzato i dati dei monitoraggi compiuti e le suggestioni delle Commissioni tecniche. La revoca in corso d'anno scolastico rappresenterebbe un passo indietro, mettendo in confusione le scuole e creando un vuoto normativo".

Nello Fabbri (Uvp) ha sottolineato "l'opportunità di riportare questi problemi complessi all'interno della quinta Commissione che sta prestando la massima attenzione all'argomento", mentre Augusto Rollandin (Uv) ha affermato che "la scuola da sempre è un cantiere aperto, in commissione si potranno esaminare le proposte per migliorare le Adaptations".

Infine il Presidente della Giunta, Laurent Viérin (foto a lato), ha concordato "sull'opportunità di ascoltare e recepire le esigenze del mondo della scuola: una scuola che non è all'appannaggio di qualcuno, l'intenzione della maggioranza è quella di affrontare trasversalmente le varie tematiche per apportare migliorie".

red. pol.

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