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POLITICA | 04 gennaio 2018, 14:35

Aosta: All'Arer tutto il patrimonio di edilizia residenziale pubblica comunale

Da sn Guido Grimod, Carlo Marzi, Marco Sorbara, Fulvio Centoz, Mauro Baccega e Patrizia Diemoz

Da sn Guido Grimod, Carlo Marzi, Marco Sorbara, Fulvio Centoz, Mauro Baccega e Patrizia Diemoz

Sindaco e assessori, vertici Aps e Arer sono tutti d'accordo: il passaggio della proprietà di edilizia residenziale pubblica dal Comune di Aosta all'Agenzia regionale di edilizia residenziale della Valle d'Aosta  è 'epocale' e costituisce un passo significativo verso la risoluzione del problema-casa nel capoluogo valdostano.

Per effetto della cessione con decorrenza 1 gennaio 2018 e scadenza tra 50 anni, l'Arer di fatto raddoppia il proprio patrimonio immobiliare acquisendo in un anno quasi 900 alloggi e centinaia di autorimesse.

Nel dettaglio, il passaggio di proprietà riguarda 76 alloggi e 120 autorimesse già acquisiti lo scorso febbraio, 731 alloggi, 578 garage e 217 locali accessori, attualmente gestiti dall'Aps e ceduti il 28 dicembre scorso e 82 unità abitative e 130 posti auto del 'Contratto di quartiere uno' che saranno disponibili entro la prossima primavera.

"Questo risultato - ha spiegato in conferenza stampa la presidente dell'Arer, Patrizia Diemoz - è stato ottenuto tramite un difficile e lungo lavoro di squadra che ha coinvolto Comune, Regione e Agenzia, e ci impegna notevolmente visto che gestivamo già 800 alloggi e ora ne possediamo quasi 1.700". L'assessore comunale alle Politiche sociali, Marco Sorbara, ha ricordato che, in virtù di questo passaggio di proprietà, "entro la primavera i 46 nuclei familiari assegnatari di nuovi alloggi ma che ancora vivono nel grattacielo alto di via Chamonin, che a sua volta dovrà essere abbattuto, potranno finalmente traslocare nei nuovi appartamenti Erp in via Elter, del Contratto di quartiere uno".

Per il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, "questo passaggio epocale chiude un lungo e difficile lavoro reso possibile dalla sinergia e dalla piena collaborazione tra i diversi staff tecnici di Comune, Regione, Aps e Arer e tra gli amministratori pubblici. Si danno finalmente risposte chiare e pratiche a chi da tempo chiedeva linearità e minore burocrazia nella gestione Erp. Alcuni problemi di carattere anche sociale e di ordine pubblico al Quartiere Cogne potranno essere affrontati con maggiore serenità".

"L'Arer diviene ora unico proprietario degli alloggi Erp di Aosta ed unico interlocutore con la Regione - ha commentato l'assessore regionale alle Opere pubbliche, Mauro Baccega - questa operazione consentirà risparmi ed economie di scala che, come vuole la legge, saranno tutti investiti nel quartiere Cogne".

"Il percorso che ha portato alla cessione dei diritti di superficie del patrimonio comunale iniziò el 2014 durante la giunta del sindaco Bruno Giordano - ha ricordato l'assessore comunale al Bilancio, Carlo Marzi - principlamente per dare ampio respiro all'edilizia residenziale pubblica ad Aosta, e fu accolto con favore dall'allora presidente della Giunta, Augusto Rollandin e dall'assessore regionale Baccega. Se oggi siamo qui è perchè da allora è stato svolto un grande lavoro di tessitura, confronto e sinergia tra tutti".

L'Azienda pubblici servizi Aps ha dunque perso le competenze nella gestione degli immobili Erp e questo crea un problema per i sette dipendenti che se ne sono occupati fino ad ora. "Stiamo verificando la possibilità di un loro assorbimento nell'Arer, ma in ogni caso assicureremo la salvaguardia del loro posto di lavoro", ha spiegato il presidente dell'Aps, Guido Grimod. Gli ha fatto eco l'assessore Baccega: "Per la prossima settimana è convocata una riunione con l'avvocatura regionale per riprendere il dossier e dirimere in tempi ragionevoli la questione".

Ricapitolando, la cessione dal Comune all'Arer avrà ladurata di cinquant’anni, a partire dalla data del trasferimento all’Azienda di un precedente nucleo di immobili (il cosiddetto 'quarto lotto') avvenuto il 9 febbraio scorso e si protrarrà dunque sino al 9 febbraio 2067. L’accordo firmato è un contratto preliminare, mirato a permettere all’Arer di garantire la gestione operativa del patrimonio, cui seguirà - entro il 31 dicembre 2020 - un atto definitivo di cessione.

p.g.

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