/ Aosta Capitale

Aosta Capitale | 12 dicembre 2017, 05:00

Aosta: L’efficienza dell’inefficienza

Foto scattata alle ore 17,30 di lunedì 11 dicembre, quando il Comune ancora era silente

Foto scattata alle ore 17,30 di lunedì 11 dicembre, quando il Comune ancora era silente

Dopo una lunga giornata di proteste dei cittadini per i disservizi causati dalle neve, ma iniziata con le rassicuranti affermazioni degli assessori convinti che tutto fosse sotto controllo, alle 18,18 è arrivata alle redazioni una mail dell’Ufficio stampa del Comune di Aosta con allegato un articolato comunicato per informare i cittadini sullo stato dell’arte.

Stato dell’arte ben descritto dal nostro giornale che trova esatta e puntuale conferma nei contenuti dell’articolato comunicato dell’Ufficio stampa e dai servizi della tv pubblica.

Il TgUno delle ore 20 ha diffuso lo stato di abbandono in cui versa la città. Una signora, davvero demoralizzata si è limitata a dire: “Sono disgustata da come hanno lasciato Aosta. Non si può camminare, la gente cade”.

Prove che dimostrano l’efficienza dell’inefficienza e nonostante questo il capo ufficio stampa della Giunta, Signor Francesco Mileto, si è sentito autorizzato ad esprimere giudizi sulle nostre cronache e dare indicazioni sull’impaginazione delle stesse. Foto, immagini servizi televisivi documentano esattamente, anche se in modo insufficiente, lo stato “di come hanno lasciato Aosta”.

Era da giovedì che era stata annunciata una nevicata lunga ed abbondante, la Giunta comunale si è guardata bene dal dare indicazioni sui comportamenti da tenere e da redigere un piano di emergenza.

Solo dopo 36 ore di neve, come si legge nel comunicato: “L’Amministrazione comunale ribadisce la necessità di evitare, per quanto possibile, e ancora per qualche giorno, l’uso dei mezzi privati, privilegiando il servizio pubblico, in modo da svolgere più celermente le operazioni di pulizia di strade e marciapiedi e la rimozione della neve”.

(foto scattata alle ore 17,30 di lunedì 11 dicembre in via Saint-Martin-de Corleans)

Un’Amministrazione seria avrebbe disposto servizi di trasporto pubblico gratuiti per evitare che le auto ingombrassero il centro. Ma dall’amministrazione massimo silenzio per 36 ore. D’altra parte la nevicata ha avuto il torto di interessare la nostra regione proprio nel ponte dell’Immacolata ed i ponti per i poco facenti sono sacri.

Ma la chicca dell’efficienza dell’inefficienza sta tutta nella prima frase del comunicato messa lì come uno specchietto per le allodole. Si legge infatti: “Per fare fronte alla necessità di asportare nella maniera più celere possibile la grande quantità di neve caduta in città, garantendo, in tal modo, la circolazione e la sicurezza stradale, la Giunta, riunita oggi in seduta straordinaria, ha deliberato lo stanziamento delle ultime risorse disponibili prelevate dal Fondo di riserva per le urgenze, pari a 136 mila euro”.

Forse che il servizio sgombero neve non ha funzionato perché non c’erano le risorse? Gli appalti non era già stati assegnati? Se sì la copertura finanziaria doveva esserci. Perché allora quest’ulteriore stanziamento alla prima nevicata quando non era ancora stato speso un centesimo? I maggiori stanziamenti si effettuano generalmeNte in seguito a perizie suppletive o a maggiori spese impreviste. Forse che nell’appalto non era previsto di “asportare nella maniera più celere possibile la grande quantità di neve caduta in città”, come si legge nella nota, e quindi è stata lasciata al suo posto in attesa dei soldini per la neve d’asporto (che sa tanto di pizza d’asporto, ndr). Chissà se la cosa è di interesse della Corte dei Conti. E comunque pantalone, ovvero noi cittadini, paga.

Oppure oppure c’è chi ha fatto economia di sale? Ovvero sono passati solo gli spartineve senza spargere sale. Chi è pratico di neve sa che se viene spalata e poi sul posto si butta il sale la neve fatica ad accumularsi nuovamente. Ma c’è anche il dubbio che in alcune vie gli spartineve siano passati molto raramente. Le foto scattate alle ore 17,30 di lunedì 11 dicembre dimostrano eloquentemente che la situazione era davvero precaria. E questo a dimostrazione dell’efficienza dell’inefficienza. Solo l'accesso al vespasiano di viale Conte Crotti era pulito.

L’efficienza dell’inefficienza si vanta pure della scelta di tenere aperte le scuole. Si legge nel comunicato che il nostro giornale pubblica integralmente in altra parte: “Le sedi scolastiche cittadine domani (oggi per chi legge, ndr.) resteranno aperte. Pur a fronte di una precipitazione di entità insolita, è stato, infatti, reputato che gli effetti di un’eventuale chiusura sarebbero stati peggiori del possibile disagio derivante dal mantenimento del normale calendario scolastico”.

(strade e marciapiedi impraticabili ma accesso al vespasiano tirato a cera. foto di un nostro lettore)

Peccato che la scuola di Porossan lunedì 11 dicembre è stata chiusa perché alle ore 8,30 la neve non era stata spalata. Quando si parla di efficienza dell’inefficienza!

Ma la colpa è sempre dei giornalisti. Anche perché per gli efficienti dell’inefficienza è più facile fare il lavoro altrui che il proprio.

piero.minuzzo@gmail.com

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore