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ATTUALITÀ ECONOMIA | 04 dicembre 2017, 10:37

Sciopero generale delle Poste in Valle giovedì 7 dicembre

Sciopero generale delle Poste in Valle giovedì 7 dicembre

Vi sono "condizioni di lavoro insostenibili" e la mancanza di uno specifico 'progetto Valle d'Aosta' alla base dello sciopero deciso per giovedì 7 dicembre dai lavoratori di Poste Italiane in Valle. 

"L'attuale carenza di personale negli uffici postali della Valle d'Aosta  -  si legge in una nota congiunta delle segreterie sindacali di Slc Cgil, Slp Cisl, Uil Poste - è divenuta tale da obbligare il personale della nostra regione ad una azione forte, che si concretizza con una intera giornata di sciopero". Da ormai diversi anni perdura nella nostra regione, secondo i sindacati, "una situazione di estrema criticità e di continua diminuzione di personale. L'azienda aveva dato, occasionalmente, solo risposte parziali, utilizzando personale portalettere da adibire a ruolo di impiegato negli uffici, ma senza mai sostituire tutti i lavoratori andati in pensione o trasferiti. Ad oggi, venuta meno anche questa possibilità e non essendoci stata nessuna volontà di assumere, nemmeno a tempo determinato, la condizione di lavoro del personale è diventata insostenibile".

Il personale degli uffici "è spesso ridotto all'osso, obbligato a continui spostamenti su tutta la regione per garantire l'apertura degli sportelli, e la fruizione anche solo di un permesso è condizionata dalla possibilità di avere la sostituzione da parte di un altro collega".

A tutto ciò si aggiungono, secondo le sigle, "in barba al rispetto di tutti i diritti contrattuali e ai protocolli sulla qualità del lavoro, continue pressioni per il raggiungimento degli obiettivi commerciali".

Da giugno ad oggi vi sono stati tre incontri tra i lavoratori e i responsabili di Poste Italiane, "nel tentativo di trovare una soluzione positiva alla grave carenza di personale  - prosegue la nota - tale da consentire e offrire un servizio pubblico, quale quello postale, adeguato. La carenza di organico è oggi tale da mettere in grossa criticità l'apertura giornaliera degli uffici postali con una ripercussione fortemente negativa sul servizio offerto alla clientela".

I sindacati rfieriscono di aver chiesto "per l'ennesima volta, purtroppo inascoltati, un progetto 'Poste per la Valle d'Aosta', dove tenere conto della peculiarietà della nostra regione, razionalizzando dove necessario, ma investendo per il futuro e per un servizio di qualità. Le risposte aziendali vanno nella direzione opposta". Ciò che oggi Poste Italiane vuole, secondo i rappresentanti sindacali, "è solo ed esclusivamente il raggiungimento degli obiettivi commerciali indipendentemente dal numero delle risorse applicate e dalla qualità del servizio offerto ai cittadini valdostani".

p.g.

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