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ECONOMIA | 02 dicembre 2017, 10:21

Continua inarrestabile la caduta libera del casino

Nei giorni scorsi il Presidente della Regione, Laurent Vierin ha inviato una lettera-decalogo a organizzazioni sindacali e all’Amministratore unico con la speranza di far uscire il casino dalla crisi in cui si trascina da troppo tempo

Continua inarrestabile la caduta libera del casino

Il mese di novembre si è chiuso per il casino di Saint Vincent  con un secco -18,53% rispetto al 2016.  I tavoli fanno un bel -38,9%....in cotanta caduta spiccano la roulette francese (-18,46%), la fair roulette (-28,64%), il black jack (meno 66,24 %), i dadi (-57,18%) e il punto banco (-58,16%). Poi abbiamo esaurito o quasi i giochi da tavolo disponibili e quindi non si rilevano altre perdite... Gli ingressi chiudono con meno 18,5% sul 2016.

Che dire? Era chiaro a un cieco accecato da qualche secolo e perso in spelonca buia e nera come la pece che i risultatini dei primi mesi erano solo frutto della ciclicità dei giochi.... Certo che se si continua con politiche minimaliste che puntano al ribasso, i risultati saranno sempre irrimediabilmente fallimentari... Non si fanno le nozze con i fichi secchi.

Sarà anche per questo che volta le segreterie regionali di CGIL-CISL-SAVT-SNALC-UIL in una nota congiunta “denunciano l'incapacità dei vertici aziendali della casa da gioco di Saint Vincent a presentare un reale piano di riorganizzazione del lavoro e di rilancio, anche alla luce dell'uscita di 51 lavoratori dal 1 dicembre in base alla legge Fornero”. (nella foto Di Matteo Au del casino)

Nella nota si legge ancora: “Nonostante i circa 300.000 euro spesi in consulenti per la predisposizione del piano aziendale approvato dal Consiglio Regionale nel maggio scorso, è evidente come i vertici aziendali non abbiano minimamente una visione concreta di quello che debba essere il futuro della casa da gioco”.

La preoccupazione  di CGIL-CISL-SAVT-SNALC-UIL è ulteriormente rafforzata nel constatare che l'azienda continua a pubblicare bandi per la ricerca di consulenti e/o di aziende esterne o per la costituzione di comitati interni.

“Questo – si legge ancora -  non fa altro che dimostrare che il piano industriale approvato a maggio era privo di reali contenuti e che l'attuale management non ha le capacità per presentare un progetto concreto di rilancio e di riorganizzazione. Si cerca disperatamente all'esterno o all'interno dell'azienda qualcuno che trovi delle soluzioni al posto di chi è profutamente pagato per farlo, il tutto andando a gravare ulteriormente sulle casse aziendali e sulle tasche dei lavoratori”.

Per i sindacati “è assolutamente da condannare il tentativo di affidarsi a ditte esterne per la cogestione di alcuni settori, come ad esempio le slot, la sala fumatori e altro. Questo significa permettere a soggetti esterni di entrare nel merito delle scelte aziendali, con la conseguenza di mettere a rischio la libertà decisionale e gestionale dell'azienda. Se si vuole andare verso la privatizzazione della gestione si abbia il coraggio di dirlo, altrimenti questo processo deve essere immediatamente stoppato”.

Le segreterie regionali di CGIL-CISL-SAVT-SNALC-UIL hanno manifestato le proprie preoccupazioni anche alla Regione e si auspicano che “l'intervento del Presidente della Regione porti l'azienda ad un'inversione di marcia e che già a partire dalla riunione del prossimo 6 dicembre si possano avere delle risposte convincenti, altrimenti sarà nostra cura mettere in atto le azioni necessarie per far valere i diritti dei lavoratori”.

Nei giorni scorsi il Presidente della Regione, Laurent Vierin ha inviato una lettera-decalogo a organizzazioni sindacali e all’Amministratore unico con la speranza di far uscire il casino dalla crisi in cui si trascina da troppo tempo. La lettera è pubblicata in basso.

Files:
 CASINO DE LA VALLIE RAPPORTI TRA AZIENDA OOSS REGIONE (126 kB)

red. eco.

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