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ATTUALITÀ POLITICA | 20 novembre 2017, 16:26

Dalle primarie Pd primo campanello d’allarme per la politica valdostana

Mancata l’elezione del segretario. Le primarie delegano all’Assemblea del partito dove contano gli accordi ed i compromessi

Il seggio delle primarie nella sede del Pd ad Aosta

Il seggio delle primarie nella sede del Pd ad Aosta

E’ pur vero, come sostiene il sindaco Centoz, che se altri movimenti facessero le primarie sarebbe curioso verificare la partecipazione di valdostani. Ma è altrettanto vero che le primarie del Pd, svolte domenica, 19 suonano come un campanello d’allarme per la politica. Basti pensare che in  primavera, alle primarie per Renzi segretario, in Valle d’Aosta hanno votato in quasi 1.900 di cui un paio di centinaia residenti fuori Valle.

Quindi al Pd sono mancati circa 800-1000 lettori e non è poco. Un dato che corfrema il malessere esistente tra palazzo e cittadini. Infatti, occasione delle primarie regionali per la scelta del Segretario regionale del Partito Democratico della Valle d'Aosta alla chiusura dei seggi alle ore 19 hanno votato 885 persone.

Lo spoglio delle schede ha dato i seguenti risultati: Sara Timpano 292 voti 33,11%; Giovanni Sandri 205 voti;  23,24%; Raimondo Donzel 385 voti 43,65%. Quindi per l’elezione del segretario regionale si deve attendere l’Assemblea la quale, i delegati dei tre canditati segretario sono così suddivisi: Sara Timpano 15; Giovanni Sandri 10 e Raimondo Donzel 19. Ciò significa che la partita interna è tutta da giocare.

E’ già persa, invece quella della politica. Infatti Sara Timpano, sostenuta da alcuni pezzi forti del partito (due per tutti il sindaco di Aosta e l’assessore regionale alle attività produttive) ha ottenuto solo il 33%. Ciò significa che la politica non è più in grado di mobilitare gli elettori.LO si è visto anche ad Ostia.

Non è più in grado di mobilitare i cittadini perché presenta proposte fumose; parla per slogan; non indica soluzioni concrete ai problemi. E’ inutile nasconderlo. Le primarie del Pd avevano anche una valenza politica dopo che Giovanni Sandri, in seguito alle ricche cronache giudiziarie di queste ultime settimane, ha chiesto il Pd di uscire dalla maggioranza in Regione. Per contro Raimondo Donzel ha sostenuto la validità dell’intesa con l’Uv.

Alla prova delle percentuali e del numero dei votanti le proposte, e anche i  silenzi di Sara Timpano sono caduti nel vuoto.

I valdostani non vedono possibilità di uscita da una situazione generale di grande confusione della politica che ha perso buona parte della sua credibilità. Mai come ora è necessario che qualcuno crei nuovo entusiasmo e dimostri coraggio per ridare un po’ di fiducia ai valdostani.

pi.mi.

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