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FEDE E RELIGIONI | 20 ottobre 2017, 09:30

PAPA: «La fede diventa tangibile soprattutto quando si concretizza nel servizio ai poveri e agli emarginati». È un ecumenismo fondato sulle opere di carità oltre che sulla preghiera, quello auspicato da Papa Francesco nel discorso rivolto alla delegazione

PAPA:  «La fede diventa tangibile soprattutto quando si concretizza nel servizio ai poveri e agli emarginati». È un ecumenismo fondato sulle opere di carità oltre che sulla preghiera, quello auspicato da Papa Francesco nel discorso rivolto alla delegazione

«La fede diventa tangibile soprattutto quando si concretizza nel servizio ai poveri e agli emarginati». È un ecumenismo fondato sulle opere di carità oltre che sulla preghiera, quello auspicato da Papa Francesco nel discorso rivolto alla delegazione del Consiglio metodista mondiale ricevuta giovedì mattina, 19 ottobre.

Occasione dell’udienza è stata la ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell’inizio del dialogo teologico metodista-cattolico, che dopo il concilio Vaticano ii, ha posto fine alla stagione «dell’estraneità e del sospetto». Perché, ha ricordato Francesco, «il dialogo vero incoraggia continuamente a incontrarci con umiltà e sincerità, desiderosi di imparare gli uni dagli altri, senza irenismi e senza infingimenti». Del resto, ha commentato, «siamo fratelli che, dopo un lungo distacco, sono felici di ritrovarsi e di riscoprirsi a vicenda, di camminare insieme».

Riferendosi al documento più recente della Commissione, incentrato sul tema della santità, Francesco ha rievocato la figura del fondatore del metodismo John Wesley che «aveva in animo di aiutare il prossimo a vivere una vita santa». Infatti «il suo esempio e le sue parole incoraggiarono molti a dedicarsi alle Sacre scritture e alla preghiera, imparando a conoscere Gesù». Da qui l’invito a lasciarsi «rafforzare reciprocamente dalla testimonianza della fede».

Visto che «quando, Cattolici e Metodisti, accompagniamo e solleviamo insieme i deboli e gli emarginati — coloro che, pur abitando le nostre società, si sentono lontani, stranieri, estranei — rispondiamo all’invito del Signore». Quanto alla nuova fase di dialogo che sta per avviarsi sul tema della riconciliazione, il Papa ha evidenziato che «non possiamo parlare di preghiera e carità se, insieme, non preghiamo e non ci adoperiamo per la piena comunione».

Successivamente Francesco ha incontrato un gruppo di studenti di materie economiche e finanziarie provenienti da Lione ai quali ha raccomandato di «non obbedire ciecamente alla mano invisibile del mercato» e di rimanere liberi dalla schiavitù del denaro.

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