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ECONOMIA | 20 ottobre 2017, 05:00

Traforo G.S.Bernardo: L’economia valdostana inizia sentire i contraccolpi della chiusuracon riduzioni del 30% incassi

In campo le diplomazie per favorire intese tra le società e italiana e svizzera. Impegno del Presidente Laurent Vierin per favorire l’apertura urgente del collegamento

Traforo G.S.Bernardo: L’economia valdostana inizia sentire i contraccolpi della chiusuracon riduzioni del 30% incassi

La situazione che si è venuta a creare con la chiusura del traforo del Gran San Bernardo è di assoluta gravità per la nostra regione, per tutto il comprensorio della valle del Gran San Bernardo e della Plaine di Aosta perché rappresenta il principale collegamento con la Svizzera per pendolari, studenti per le nostre aziende e attività commerciali. I pendolari sono ben più numerosi di quanto si possa pensare.

Commercianti e operatori turisti stanno registrando perdite di incasso che toccano anche il 30 per cento. Una situazione davvero critica e che potrebbe avere una svolta la prossima settimana visto che è previsto un incontro ad alto livello per individuare le possibili soluzioni. E una di queste potrebbe prevedere che, dopo una prima chiusura totale, gli interventi di ripristino avvengano di notte o in fasce orarie in modo da permettere comunque il transito delle merci e delle persone. Vierin e Marguerettaz sono fortemente impegnati perché il traforo venga riaperto entro fine novembre. E di questo hanno già parlato nei giorni scorsi con i vertici societari.

La chiusura del traforo del Gran San Bernardo, causata dal cedimento strutturale dell’impianto di ventilazione, ha già prodotto effetti negativi sull’economia della valle del Gran San Bernardo a causa della diminuzione dei transiti. E fino ad oggi, il crollo è avvenuto il 21 settembre, nulla o poco è stato fatto. Sono ancora in corso incontri chiarificatori tra le società di gestione.

E’ pur vero che parte del traffico si svolge attraverso il colle, ma, vista la stagione, è probabile che anche quel collegamento venga chiuso a causa della neve. La chiusura del traforo e la crisi ancora in atto potrebbero pregiudicare irrimediabilmente una situazione di per sé fragile come l’economia della valle del Gran San Bernardo e della Plaine di Aosta. Anas si è impegnata a mantenere aperto il valico e, anche in caso di lievi nevicate, effettuare chiusure temporanee fino a quando non sarà effettivo il rischio valanghe.

E' quindi assolutamente urgente che al più presto si trovino soluzioni adeguate perché il collegamento con la Svizzera venga ripristinato per il Ponte del Primo novembre o al più tardi per il Ponte dell’Immacolata.

Anche i sindaci della Comba Freida si stanno organizzando. Responsabilmente hanno atteso che si definisse la crisi di Giunta, ma ora a bocce ferme sono pronti a far sentire la voce dei cittadini, dei commercianti, degli operatori turistici e dei pendolari.

red. cro.

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