"Sono molto soddisfatta, oggi abbiamo dato uno scudo protettivo per i nostri figli rispetto a malattie molto gravi, quindi abbiamo messo in sicurezza questa e le prossime generazioni". Sono le prime parole del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, parlando coi cronisti dopo l'ok della Camera. "Con il ministro Fedeli abbiamo lavorato durante il dibattito parlamentare per mettere insieme tutti i tasselli che ci permettono di applicare in modo facile questa normativa. La scuola è uno strumento straordinario di educazione e di informazione ma anche di gestione di alcune situazioni di salute pubblica come questa, e come avvenuto in passato". aggiunge il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
"I vaccini - ribadisce il ministro - hanno salvato negli ultimi anni 200 milioni di vite, sono il farmaco più testato e validato al mondo, sono l'arma numero uno per la nostra salute". Il decreto per quest'anno "prevede una prima fase in cui si presenta una certificazione entro il 31 ottobre, poi fino al 10 marzo c'e' tempo per presentare la documentazione originale. I bambini che non sono stati ancora vaccinati non faranno tutto insieme, seguiranno tempi e modi del calendario vaccinale. Non c'e' nessun tipo dei rischio per loro figli, il Ssn non autorizzerebbe mai misure che possano mettere a rischio la salute dei minori, ma faesattamente il contrario".
"Le posizioni che i no vax hanno assunto sono totalmente antiscientifiche, posso dire che questo provvedimento aumentando l'effetto gregge metterà in sicurezza anche i loro figli che altrimenti non lo sarebbero. Assieme al piano nazionale vaccini e a questo decreto che lo affianca ci sarà una intera campagna di informazione e formazione per operatori sanitari, scolastici e per le famiglie che non durerà qualche mese - ha sottolineato Lorenzin - ma durerà qualche anno. Abbiamo parecchi anni da recuperare di disinformazione, di non cultura scientifica che ci hanno portato ieri a stamina e oggi ai no vax. Spero che questa sia una lezione per l'Italia".
Il 27 luglio, con 305 favorevoli, 147 contrari e 2 astenuti, è stata votata la questione di fiducia, posta dal Governo, sull'approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del provvedimento, nel testo approvato dalla Commissione, identico a quello del Senato.
Il testo è stato poi licenziato con 296 voti a favore, 92 contrari e 15 astenuti. Contro il decreto si sono espressi M5S e Lega. Ad astenersi sono stati i deputati di Si e Fdi. La proclamazione del risultato del voto è stata salutata da un lungo applauso dai banchi del Pd.
Ecco cosa cambia
10 VACCINI OBBLIGATORI - I vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola passano da 12 a 10, mentre per altri 4 è prevista un'offerta attiva e gratuita. Le 10 vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Sei dei 10 vaccini obbligatori saranno somministrati in formulazione esavalente (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B e pertosse), gli altri 4 in tetravalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella). Per questi ultimi è prevista l'obbligatorietà per 3 anni, con successiva verifica del raggiungimento della copertura di sicurezza. Le 4 vaccinazioni offerte attivamente sono quelle contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus. In questo modo diventano 14 i vaccini inseriti nel decreto.
SANZIONI - Per i genitori che non vaccinano i figli, vengono introdotte sanzioni, che comunque sono più basse rispetto a quelle previste nel decreto iniziale: andranno da 500 euro a 100 euro. Le sanzioni saranno modulate in base alla gravità dell'infrazione. Caduto il riferimento al rischio di perdere la patria potestà.
ISCRIZIONE A SCUOLA - Entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell'obbligo ed entro il 10 settembre per i nidi, può essere presentata la relativa documentazione di avvenuta vaccinazione oppure un'autocertificazione; mentre per l'omissione, il differimento e l'immunizzazione da malattia deve essere presentata la relativa documentazione. Coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione, devono presentare copia della prenotazione dell'appuntamento all'Asl. In caso di sola autocertificazione, entro il 18 marzo 2018 deve essere presentata la documentazione che prova l'avvenuta vaccinazione.
Dall'anno scolastico 2019/2020 è prevista un'ulteriore semplificazione degli adempimenti delle famiglie per l'iscrizione dei minori a scuola: gli istituti scolastici dialogheranno direttamente con le Asl, per verificare lo "stato vaccinale" degli studenti, senza ulteriori oneri per le famiglie.I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi - prevede in generale il decreto - hanno l'obbligo di richiedere, all'atto dell'iscrizione, la documentazione che provi l'effettuazione delle vaccinazioni oppure l'omissione o il differimento della somministrazione del vaccino; l'esonero per intervenuta immunizzazione per malattia naturale; copia della prenotazione dell'appuntamento all'Asl.
PRENOTAZIONE IN FARMACIA - E' prevista la possibilità in via sperimentale di agevolare gli adempimenti vaccinalitramite la prenotazione delle vaccinazioni nelle farmacie convenzionate aperte al pubblico attraverso il Centro unificato di prenotazione (Sistema Cup).
ANAGRAFE VACCINALE - Viene istituita l'Anagrafe vaccinale nazionale, che registrerà la vita vaccinale degli italiani, per ricostruire i vaccini effettuati, i richiami da fare e individuare chi non può sottoporsi alla profilassi.
FARMACOVIGILANZA - Viene rafforzata la farmacovigilanza per la rilevazione degli eventi avversi legati ai vaccini, ma anche i danni della mancata vaccinazione.
OPERATORI SANITARI E SCOLASTICI - E' riconosciuta la possibilità anche agli operatori scolastici, operatori socio sanitari e operatori sanitari di presentare una autocertificazione attestante la copertura vaccinale.
OBBLIGO PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI - L'obbligo di vaccinazione è esteso anche ai minori stranieri non accompagnati.
MONOCOMPONENTI - Viene introdotta la possibilità di procedere alla vaccinazione monocomponente. Il soggetto immunizzato adempie all'obbligo vaccinale, di norma e comunque nei limiti delle possibilità del Servizio sanitario nazionale, con vaccini in formula monocomponente o combinata in cui sia assente l'antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste l'immunizzazione.
Le procedure accentrate d'acquisto dei vaccini obbligatori dovranno riguardare anche i vaccini in formato monocomponente. Annualmente l'Aifa dovrà pubblicare sul suo sito i dati relativi alla disponibilità dei vaccini in formula monocomponente o combinata.