Massimiliano Fossati, classe 1968, responsabile del Risk Management del gruppo UniCredit e membro dell'Executive Management Committee con il titolo di Senior Executive Vice President, nel cda di Mediobanca dal marzo al settembre 2016, è indagato dalla procura di Milano per riciclaggio. E' coinvolto in un filone dell'inchiesta che nel gennaio scorso ha portato all'arresto dell'allora procuratore capo facente funzioni di Aosta, Pasquale Longarini, per favoreggiamento e induzione indebita.
Fossati è considerato "socio di fatto" di Leo Personettaz (amico del magistrato), immobiliarista valdostano con una serie di attività a Praga, anche lui indagato per riciclaggio. Secondo gli inquirenti, assieme ad un commercialista valdostano hanno posto in "essere operazioni immobiliari all'estero e principalmente nella capitale della Repubblica Ceca con risorse provenienti dalla commissione dei delitti tributari commesse da cittadini italiani, in modo da ostacolarne la provenienza delittuosa".
"Il complesso degli elementi acquisiti, tra i quali spicca la circostanza che gli investitori italiani non hanno dichiarato all'Erario redditi prodotti all'estero - si legge nel decreto di perquisizione del pm - inducono fondatamente a ritenere che le risorse impiegate provengono da fondi neri, ovvero dalla commissione in Italia di reati fiscali".
Tra il 2004 ed il 2008 Fossati ha ricoperto diversi ruoli in Repubblica Ceca nella 'Legal Entity' del Gruppo UniCredit. Tra i clienti (non indagati) di Personettaz ci sono anche alcuni nomi 'noti' come il presidente dell'Atalanta, Antonio Percassi e l'ex allenatore della squadra orobica, Edoardo Reja. Avrebbero "investito significative somme di denaro in operazioni immobiliari estere, in particolare nella città di Praga, attraverso svariate società, in buona parte anonime, riconducibili al controllo di Personettaz" si legge nel decreto. (ANSA).