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CISL VdA | 28 giugno 2017, 15:59

I delegati Cisl in udienza al Vaticano Papa Francesco: "Il sindacato è indispensabile" Furlan: "Giovani e lavoro al centro del nostro impegno per la persona"

Presente anche la delegazione Cisl Valle d'Aosta guidata dal segretario Jean Dondeynaz e composta da Vincenzo Albanese, Fausto Renna, Marsa Bitto, Manuela Malesan, Giorgio Piacentini, Cristina Praz

I delegati Cisl in udienza al Vaticano Papa Francesco: "Il sindacato è indispensabile" Furlan: "Giovani e lavoro al centro del nostro impegno per la persona"

La Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, insieme al gruppo dirigente della Confederazione ed ai delegati presenti al Congresso sono stati ricevuti in Vaticano da Papa Francesco. “Il sindacato e' indispensabile -ha detto il Santo Padre-  per fare una buona societa', stare insieme agli ultimi, nelle periferie, accanto ai giovani, agli immigrati e agli esclusi.

“Credo che sia la vera sfida che abbiamo davanti: come attraverso l'azione del sindacato, l'azione della Cisl, i diritti di cittadinanza, il diritto alla dignita' della persona, riusciamo a garantirlo a tutte le persone che vivono nel nostro Paese. A partire dai giovani che non trovano lavoro, dai tanti profughi e immigrati che scappano dalle guerre e dalla fame, dagli anziani poveri. Il sindacato e' speranza". Ha affermato a Radio Vaticana Anna Maria Furlan, dopo l'udienza col Papa.

"Noi dedicheremo gran parte del nostro congresso a questo tema: come rendere protagonisti nel lavoro, nel sociale, nella comunita', i nostri giovani", ha detto Furlan. “Credo che noi – ha detto la Segretaria riferendosi alle grandi vertenze del momento, come Ilva e Alitalia - dobbiamo costruire un percorso perche' alla fine per ogni vertenza nel nostro Paese ci sia una giusta soluzione. Questo e' il compito che abbiamo. Se mettiamo al centro il lavoro, la crescita, la persona, tutti assieme possiamo riuscirci".

"Santità, è con grande commozione, senso di profonda ammirazione ed immensa devozione che Le porgo il saluto ed il ringraziamento delle delegate e dei delegati della Cisl, giunti oggi a Roma da ogni parte d'Italia in rappresentanza dei 4 milioni e duecento mila iscritti al nostro sindacato, un’organizzazione fondata 67 anni fa da Giulio Pastore sulla base dei valori cristiani ed universali della dignità della persona e del lavoro, della sussidiarietà, dei diritti di cittadinanza, di eguaglianza e di inclusione sociale". Con queste parole la Segreteria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, si è rivolta a Papa Francesco nel corso dell'udienza, il primo incontro ufficiale tra una leader sindacale donna ed un Pontefice.

"Sono lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani, immigrati che ben rappresentano la forza virtuosa del nostro Paese", ha ricordato la Furlan, "che trovano ogni giorno nella Sua parola illuminata, Santo Padre, un punto di riferimento costante, un ancoraggio ed una ragione di speranza in un mondo caratterizzato da quella che Ella, Santità, ha definito giustamente una “guerra a pezzi”, combattuta nell'immobilismo delle istituzioni internazionali, nelle colpevoli omissioni dei Governi, nelle debolezze di un’Europa miope e chiusa in se stessa, che sembra aver accantonato il suo ruolo storico di portatrice di pace, giustizia sociale, solidarietà", ha sottolineato inoltre la leader della Cisl.

"Una globalizzazione inumana, senza regole ed una finanza ingorda, ci hanno consegnato più diseguaglianze sociali, più povertà, più disoccupazione, senso di solitudine e frustrazione, soprattutto di tanti giovani emarginati, senza un lavoro stabile ed a volte anche sfruttati da un consumismo che non riconosce l'importanza ed il ruolo unificante del lavoro nella società. Noi non ci rassegniamo a questa situazione", ha aggiunto la Furlan. "Come Ella, Santo Padre, ha più volte sottolineato, il lavoro non è necessario solo per l’economia, ma per la realizzazione della persona, per il riconoscimento della sua reale dignità, per il suo diritto di cittadinanza. Le siamo infinitamente grati e riconoscenti, caro Santo Padre, per i Suoi appelli costanti, accorati, in tante vertenze che ci vedono duramente impegnati per difendere il “reddito” da lavoro, la tutela dei diritti fondamentali, la stabilità dell'impiego, la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro", ha ricordato anche la sindacalista.

"La Cisl si batte per questi obiettivi e per questo oggi pomeriggio, in occasione dell'apertura del XVIII Congresso Confederale, porremo al centro della nostra proposta sindacale il tema della crescita economica, della necessità di costruire un’Europa del lavoro e della giustizia sociale, chiedendo anche a tutti gli interlocutori istituzionali, politici ed economici, di fare di più, con grande senso di responsabilità, per la tutela della famiglia, la difesa della maternità, per l'accoglienza e l'integrazione di quanti fuggono dalle guerre, dalle persecuzioni, dalle malattie, dalla fame. Santo Padre, con questo spirito, la Cisl proseguirà nel suo cammino, traendo incoraggiamento e sostegno dalla Sua parola e dal Suo esempio", ha concluso la Furlan.

“Avete scelto un motto molto bello per questo Congresso: "Per la persona, per il lavoro" –le parole del Santo Padre ai sindacalisti della Cisl-.  Perché se pensiamo e diciamo il lavoro senza la persona, il lavoro finisce per diventare qualcosa di disumano, che dimenticando le persone dimentica e smarrisce sé stesso. Ma se pensiamo la persona senza lavoro, diciamo qualcosa di parziale, di incompleto, perche' la persona si realizza in pienezza quando diventa lavoratore, lavoratrice; perche' l'individuo si fa persona quando si apre agli altri, alla vita sociale, quando fiorisce nel lavoro. La persona fiorisce nel lavoro”.

"Il lavoro - aggiunge - e' la forma piu' comune di cooperazione che l'umanita' abbia generato nella sua storia. Ogni giorno milioni di persone cooperano semplicemente lavorando: educando i nostri bambini, azionando apparecchi meccanici, sbrigando pratiche in un ufficio. Il lavoro e' una forma di amore civile: non e' un amore romantico ne' sempre intenzionale, ma e' un amore vero, autentico, che ci fa vivere e porta avanti il mondo".

 Ed il Santo Padre prosegue sottolineando l'importanza e l'urgenza di un nuovo patto sociale "umano, per il lavoro, che riduca le ore di lavoro di chi e' nell'ultima stagione lavorativa, per creare lavoro per i giovani che hanno il diritto-dovere di lavorare. Il dono del lavoro e' il primo dono dei padri e delle madri ai figli e alle figlie, e' il primo patrimonio di una società".

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