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CRONACA | 27 giugno 2017, 10:02

Ripresa lunedì pomeriggio la rissa in piazza Narbonne interrotta domenica sera dalle Forze dell'ordine

I residenti e i commercianti non vogliono che l'area si trasformi in un 'bronx' nelle mani di pochi delinquenti e chiedono l'intervento urgente della Prefettura

Le Forze dell'ordine sono intervenute domenica sera e lunedì pomeriggio

Le Forze dell'ordine sono intervenute domenica sera e lunedì pomeriggio

Hanno aspettato meno di 24 ore per riprendere a picchiarsi, in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti, i balordi protagonisti della rissa sedata dalle Forze dell'ordine domenica sera in piazza Narbonne ad Aosta.

Verso le 19 di ieri, lunedì 26 giugno, giovani nordafricani residenti da tempo in Valle, alcuni migranti ospiti in una struttura di accoglienza cittadina e qualche ragazzo italiano si sono ritrovati in piazza Plouves per terminare lo scontro iniziato la sera prima, quando due giovani sono finiti al Pronto soccorso per ferite da taglio.

Minacce e urla, poi i due gruppi sono passati alle mani mentre alcuni residenti, ormai esasperati da queste schermaglie, hanno allertato il 112: due pattuglie sono arrivate in piazza e i contendenti si sono immediatamente dispersi. Qualcuno è stato raggiunto e identificato dai poliziotti, la maggior parte se l'era già data a gambe.

“Occorrono misure serie, radicali per far cessare questi disordini - commenta un professionista il cui studio affaccia sulla piazza - che stanno minando non solo il quieto vivere sociale di questa zona ma lo stesso equilibrio psicofisico dei residenti, angosciati dalla paura di uscire di casa e ritrovarsi in mezzo a scene di violenza o peggio ancora aggrediti da qualche esagitato. S'impone l'intervento del Prefetto, si deve riportare l'ordine, per wuanto possibile”.

Da rilevare che quasi nessuno tra gli aostani che abitano nei pressi delle piazze Narbonne e Plouves fa del disagio sociale di quest'area una questione razziale; anzi c'è chi, come il gestore di un esercizio commerciale, ricorda che “in questi gruppi di balordi vi sono diversi italiani dediti soprattutto al microspaccio e a 'promuovere' atti di violenza e di teppismo tra i ragazzi più piccoli, africani o meno”.

La Lega Nord VdA, che esprime due consiglieri comunali ad Aosta, Andrea Manfrin e Nicoletta Spelgatti, in una nota chiede “agli organi competenti di segnalare i migranti violenti alla Prefettura, in maniera che questa possa revocare loro le misure di accoglienza ed espellerli dalla nostra regione e dal paese, prendendo anche provvedimenti verso le cooperative che non hanno controllato questi 'personaggi' a loro affidati”.

Ma il gruppo consiliare aostano della Lega si spinge anche oltre e proporrà, “durante il prossimo Consiglio comunale, di replicare l’iniziativa messa in campo dal sindaco di Domodossola, che ha imposto il divieto per i migranti di uscire dalle strutture di accoglienza dopo le ore 20, liberando così la città ed i suoi abitanti dalla paura delle aggressioni”.

In realtà quella del sindaco di Domossola è stata una proposta al limite della provocazione che finora non ha trovato approvazione da parte del Consiglio comunale. I vertici delle Forze non entrano in questioni politiche ma si limitano a ricordare che in Italia nessuno può essere costretto e rinchiuso in alcuna struttura pubblica o privata se non su misura cautelare penale o sentenza di condanna definitiva.

p.g.

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