/ EVENTI E APPUNTAMENTI

EVENTI E APPUNTAMENTI | 10 giugno 2017, 12:50

Tracce di Gran San Bernardo nell’attuale via Martinet ad Aosta

Una stampa raffigurante il passaggio di Napoleone al Gran San Bernardo

Una stampa raffigurante il passaggio di Napoleone al Gran San Bernardo

Circa a metà di via Martinet ad Aosta ci si può imbattere in una vecchia indicazione che, oltre all’attuale denominazione della via, riporta anche quella più antica, “route du Gran San Bernard ”. Perché così si chiamava un tempo via Martinet, essendo il primo tratto della strada, a valle di viale Ginevra, che portava e porta verso il Colle del Gran San Bernardo. Di qui viaggiatori, pellegrini o militari, si lasciavano alle spalle l’abitato di Aosta per iniziare, subito dopo, a guadagnare quota in direzione del Colle.

E’ proprio il caso di dire: di qui è passata la storia poiché se c’è un valico che ne è pregno , questo è proprio quello del Gran San Bernardo, da millenni principale via di comunicazione fra la Valle d’Aosta e il Vallese. In quest’ottica, la rassegna di stampe antiche dal titolo Tracce di Gran San Bernardo, promossa dalla Fondation Barry in collaborazione c on Leonardo Acerbi e con Marina Mais, quest’ultima attiva nel mondo dei libri e delle stampe antiche da lunga data, si configura come un’autentica “restituzione” a via Martinet.

Le antiche stampe che il visitatore potrà ammirare dal 16 al 30 giugno prossimi nella storica via di Aosta, se da un lato riportano il Colle “a valle”, dall’altro offrono di questo fondamentale valico un’immagine quanto mai poliedrica e carica di suggestioni. Dalle grandi “vedute” con ancora visibili i resti dell’antichissimo Tempio dedicato a Giove Pennino, luogo di culto di grande importanza in epoca romana, di cui oggi restano pochissime tracce, a quelle più classiche, con il lago , l’ Ospizio , e l’inconfondibile profilo del Mont Vélan sullo sfondo, ripresi dal versante italiano. Che dire della ricca iconografia dedicata allo storico passaggio dal Colle delle truppe napoleoniche e del loro condottiero, nella primavera del 1800 , quando l’esercito francese, composto da 40.000 uomini, attraversò il colle per poi ridiscendere tutta la Valle d’Aosta verso la piana di Marengo dove si consumò la famosa quanto epica battaglia.

E poi non potevano certo mancare loro, i cani San Bernardo, autentico simbolo di questo colle, raffigurati intenti a soccorrere i tanti pellegrini preda del freddo e della neve. Guardare oggi queste antiche stampe sarà l’occasione per ripercorrere una storia millenaria che ci appartiene e che è passata anche di qui, da quella che un tempo fu la “Route du Gran San Bernard”.

info fondation barry du grand-st-bernard

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore