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FEDE E RELIGIONI | 24 maggio 2017, 18:00

DOMANI giovedì 25 maggio saint Bède sainte Sophie

Portala sempre in tasca; nei momenti di bisogno, stringila in mano, e quando mandi a lavare il vestito, dimentica pure di togliere il portafogli, ma non dimenticare la corona! (san Pio da Pietralcina)

DOMANI giovedì 25 maggio saint Bède sainte Sophie

AGENDA DEL VESCOVO MONS.  FRANCO LOVIGNANA

Sabato 27 maggio
Chiesa parrocchiale di Gressoney-Saint-Jean - ore 10.30
S. Cresime per le Parrocchie di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité

Pont-Saint-Martin - ore 15.30
S. Cresime per le Parrocchie di Donnas, Vert, Pont-Saint-Martin, Perloz, Lillianes, Fontainemore e Hône

Domenica 28 maggio
Chiesa parrocchiale di Issogne - ore 10.30
S. Cresime

Chiesa parrocchiale di Fénis - ore 15.30
S. Cresime

Chiesa parrocchiale di Introd - ore 18.20
S. Cresime per le Parrocchie di Introd, Rhêmes-Saint-Georges, Valsavarenche e Villeneuve

Lunedì 29 maggio
Aosta, Asilo "Mgr Jourdain" - ore 18.30
Consiglio di Amministrazione

Martedì 30 maggio
Curia Vescovile - mattino
Partecipazione alla programmazione Caritas

Mercoledì 31 maggio
Rhêmes-Notre-Dame - ore 11.00
S. Messa per la festa della Visitazione e per il 10° anniversario della Koinonia

Aosta, Santuario di Maria Immacolata - ore 20.30
S. Rosario per la chiusura cittadina del mese di maggio
e S. Messa per i conferimento del ministero del Lettorato
ai Seminaristi Alessandro Valerioti e Paolo Viganò

•Le Messager Valdotain celebra giovedì 25 maggio saint Bède sainte Sophie

La Chiesa onora san Gregorio VII Papa

La riforma detta “gregoriana” non è solo opera di Ildebrando di Soana, poi papa Gregorio VII. Ma lui la soffre più di tutti, dopo aver aiutato pontefici riformatori per trent’anni. Di origine toscana, forse monaco, studia al Laterano, diventa cardinale con Alessandro II e nel 1073 gli succede. Riformare significa espellere tutti quelli – vescovi, abati, preti – che hanno mercificato la fede comprando cariche e facendo negozio dei sacramenti. Contro di essi si sono sviluppati dal basso movimenti di riforma (non sempre esenti da violenza). Con Gregorio, è il vertice che compie il massimo sforzo per cacciare gli indegni. E si scontra con i loro famelici parentadi, con gli interessi coalizzati, e con molte casate aristocratiche, da tempo abituate a scegliersi vescovi e preti. Papa Niccolò II (1059-61) ha già tolto ai sovrani e alla nobiltà romana l’ingerenza nelle elezioni papali. Ora Gregorio vieta su tutta la linea al potere laico di conferire i poteri spirituali (Sinodo del 1075). E poco dopo, con un documento detto Dictatus papae, codifica la sua visione di una Chiesa fortemente accentrata sul pontefice, come capo assoluto e diretto di ciascun vescovo, e col potere anche di destituire l’imperatore, esonerando i sudditi dall’obbedienza.

Il sole sorge alle ore 5,42 e tramonta alle ore 21.

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