L'iter preparatorio per la quotazione in borsa del gruppo Compagnia valdostana delle acque (Cva).prosegue Lo ha riferito in Consiglio Valle il presidente della Regione Pierluigi Marquis. La società, su mandato di Finaosta, ha completato la selezione delle banche di investimento incaricate di gestire il processo e l'acquisizione dei servizi relative alla consulenze necessarie. Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di Mediobanca e Credit Suisse.
Successivamente tra marzo e aprile 2017 si sono svolti i primi incontri tra i soggetti individuati e Cva per definire i criteri, modalità e tempistiche del processo in corso, con uno sbarco che potrebbe essere previsto anche entro fine anno. "Attualmente - ha spiegato il Presidente della Regione - l'impegno di Cva è concentrato sullo sviluppo e sulla redazione del piano strategico nonché nella redazione del prospetto informativo e nella messa a disposizione dei consulenti di tutta la documentazione necessaria per questo percorso."
"Apprendo oggi che il percorso di quotazione è in itinere - ha commentato il consigliere Jean Pierre Guichardaz (Pd) - e che non vi sono dubbi rispetto a questa indicazione. Noi abbiamo sempre guardato con favore la scelta di quotazione in borsa."
Cva è una delle partecipate più redditizie della Regione: possiede 30 centrali idroelettriche, una produzione complessiva di oltre 3 mila Gwh. Il gruppo Cva, inoltre ha circa il 5,2 per cento del mercato nazionale per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed è al quarto posto tra quelli nazionali da fonte idroelettrica. La società genera circa una cinquantina di milioni di utili ad esercizio e non ha in pratica debiti.
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