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Chez Nous | 02 maggio 2017, 09:00

I marquisetti pusillamini gabbano i cittadini

I marquisetti pusillamini gabbano i cittadini

Per salvare la poltrona i pavidi e pusillamini marquisetti mandano avanti i peones per farsi togliere le castagne dal fuoco. E’ questa l’unica chiave di lettura che si può dare all’iniziativa di chi vuole promuovere un referendum per stoppare il progetto della scuola di regione Tsambarlet ad Aosta, nei pressi del maneggio, della piscina e del pala ghiaccio.

Ci voglio far spendere soldi per il referendum perché la pavida Giunta Marquis non  ha il coraggio di dire ciò che pensa. E’ ridicolo che a promuovere il referendum siano quelli di Alpe che esprimono, a livello regionale, ben due assessori: quello alla pubblica istruzione e quello alle finanze. Il primo potrebbe portare in giunta la determinazione di revocare il piano scuole; il secondo potrebbe portare in giunta la revoca del finanziamento. Ma non lo fanno; altrimenti la giunta marquisetta torna a casa prima delle vacanze estive.

Infatti gli assessori Certan e Chatrian dovrebbero fare i conti con il presidente Marquis e l’assessore ai lavori pubblici Stefano Borrello (Stella alpina), entrambi traditori elettorali e complottisti politici. Non possono rimangiarsi un progetto che hanno sempre approvato a due mani portato avanti da loro pigmalione Marco Vierin e poi da Mauro Baccega.

L’ipotesi di referendum contro il progetto della scuola di Tsambarlet dimostra inequivocabilmente che la Giunta Marquis, tenuta a battesimo dal grillismo di Roberto Cognetta e dalla sinistra più intransigente di Andrea Padovani, è nata contro e non per realizzare un progetto politico-amministrativo di governo.

L’ipotesi di referendum contro il progetto della scuola di Tsambarlet dimostra inequivocabilmente che la Giunta Marquis, tenuta a battesimo dal grillismo di Roberto Cognetta e dalla sinistra più intransigente di Andrea Padovani, è nata contro con l’obiettivo di occupare poltrone e gestire il potere per il potere.

Che la giunta marquisetta sia nata per il potere a tutti i costi lo dimostra il fatto che fino ad oggi molto si è occupata di incarichi, di ricerca consulenti, di nomine di sottogoverno e poco di politiche del lavoro ed economiche, fatto salvo l’assessore Laurent Vierin che si sta muovendo come un dannato per dare risposte ai problemi degli agricoltori. Per il resto nulla; solo raccolta di frutti di quanto fatto dalla giunta Rollandin.

La giunta marquisetta indubbiamente ha un merito: aver contribuito ad avvelenare il clima politico e dividere i valdostani. La giunta marquisetta voluta dal grillismo, dai traditori elettorali, dai ribaltonisti, dai poltronisti si è presentata per chiudere il ciclo dell’uomo solo al comando ben sapendo che l’uomo solo al comando lo era solo perché a tanti faceva comodo farsi comandare per raccogliere la gloria e scaricarsi le responsabilità. Ma una stagione chiusa non rappresenta necessariamente una nuova stagione; anzi. Lo provano i politichini marquisetti che si nascondono dietro ad un referendum per non assumersi la responsabilità delle scelte. Altro che uomo solo al comando; uomini al comando senza idee e senza progetti.

Dalla maggioranza marquisetta, significativamente dipinta con mille colori e sostenuta robustamente dal grillismo, dalla sinistra sinistra, da tanti traditori elettorali, da ribaltonisti e poltronisti, c’è poco da illudersi per una nuova stagione.

La Valle d’Aosta deve fare i conti con il galleggiamento inefficace della giunta marquisetta che porterà definitivamente il collasso sociale della Petite Patrie e l'ulteriore allargamento della forbice tra Palazzo e Valdostani. E ce ne accorgeremo molto presto. Quando la band Marquis ci presenterà un bilancio sangue e lacrime.

Casinò insegna.

piero.minuzzo@gmail.com

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