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ATTUALITÀ | 28 gennaio 2017, 09:30

Cani e gatti: I nostri amici a quattro zampe e le loro…capacità! (Parte 2)

Cani e gatti: I nostri amici a quattro zampe e le loro…capacità! (Parte 2)

Possono fiutare le malattie?

I nostri amici pelosi sono in grado, oltre che di donarci affetto incondizionatamente, anche di fiutare le nostre malattie, infatti a partire da diverse patologie metaboliche, come diabete, morbo di Addison e narcolessia, fino ai tumori, aiutano concretamente il paziente e affiancano il medico nella diagnosi.

Un esempio? Hamish, un cane di razza cocker che avrebbe salvato la vita per ben 4 volte a Carol Miller, una signora scozzese afflitta da diabete in una delle forme più gravi, perché in grado di avvertire il particolare odore salato che la donna emette quando gli zuccheri cominciano a calare e si avvicina una crisi. "Se il livello degli zuccheri inizia a scendere inizio a sudare ed emano un odore salato. Se invece il livello è troppo alto emano un odore dolce. Noi non possiamo sentire la differenza, ma Hamish può ed è sempre all'erta quando ho bisogno di lui. I diabetici soffrono di cali ipoglicemici i cui effetti sono simili a quelli di una brutta sbronza. Quando sono sveglia sento che sta arrivando un attacco e quindi posso intervenire con un'iniezione, ma quando dormo come si fa? I dottori non sanno come ho sviluppato questa malattia", ha spiegato la stessa Carol al Daily Mail.

Poi c'è il dolcissimo gatto Fidge, che ha capito prima dei medici che le condizioni di salute della sua padrona Wendy Humphreys non erano ottime. Il gatto, per settimane, continuava a saltarle sul petto e ha smesso solo quando Wendy ha deciso di farsi visitare, scoprendo di avere un tumore maligno al seno che, se non fosse stato scoperto, avrebbe potuto ucciderla. Ora sta svolgendo la chemioterapia e non finirà mai di ringraziare Fidge per averle salvato la vita.

Ma cani e gatti possono davvero "sentire" un tumore grazie all’olfatto? Annusando le urine di persone malate di cancro, i cani sono in grado di avvertire la presenza di una sostanza particolare. Infatti nelle persone ammalate di tumore esiste una massa di cellule che cresce molto rapidamente. Queste hanno un loro metabolismo, che nella crescita rilascia delle proteine il cui odore può essere colto dai cani (ma anche in parte dai gatti).

Una caratteristica dei quattro zampe, questa, prospettata non solo da questi casi, ma anche da diversi studi scientifici in tutto il mondo. E che ora, grazie al progetto di Medical Detection Dogs Italia Onlus (Mddi Onlus), associazione senza fini di lucro che sostiene la ricerca scientifica medica sull'impiego dell'olfatto del cane per il rilevamento di malattie, è diventata certezza. È possibile, infatti, usare la capacità olfattiva dei cani per individuare e identificare odori talmente impercettibili che neppure le apparecchiature scientifiche più sensibili riescono a misurare. E diagnosticare, così, in maniera rapida e non invasiva, pesino il cancro.

L'associazione non vuole sostituirsi alle metodiche tradizionali nell'individuare le patologie, ma offre uno strumento ulteriore di screening non invasivo", hanno tenuto a sottolineare gli esperti fautori del progetto, nato dall'incontro e la collaborazione di studiosi italiani con gli esperti inglesi, da tempo impegnati nelle ricerche sull' "uso diagnostico" dell'olfatto di questi animali. "Le ricerche scientifiche portate avanti in tutto il mondo hanno confermato che i cani sono in grado di individuare tumori e altre malattie metaboliche grazie alla loro sensibilità olfattiva con una attendibilità pari al 98%", ha spiegato Aldo La Spina, rieducatore cinofilo, istruttore di cani d'assistenza e vicepresidente dell'associazione Mddi.

Perché non percorrere la strada dell’olfatto dei cani nella diagnostica dei tumori? Probabilmente è più semplice e meno costoso ricorrere all'analisi della biologia molecolare in laboratorio. Usare i cani implica maggiori sforzi e costi, è antieconomico. Esistono però i cosiddetti nasi elettronici, che imitano quelli dei cani. Sono esattamente come quelli che vengono impiegati negli aeroporti, per individuare la presenza, ad esempio, di esplosivi.

Il naso di un cane rimane comunque molto più raffinato avendo al suo interno delle “cellette” che permettono di "analizzare" gli odori e decodificarli. Basti pensare che l'olfatto dei cani viene considerato 100.000 volte più potente di quello umano

Sarà un sesto senso, un legame speciale, un dono della natura, ma cani e gatti possono rilevare le condizioni di salute dei loro padroni e la loro straordinaria e stupefacente capacità ha già salvato molte vite.

Un cuore grande come quello di un…cane!!!

Se hai un cane, hai un amico e più diventerai povero, migliore sarà quell’amico.    (Will Rogers)

La storia di Hachikō, il cane di razza Akita che ha commosso il Giappone

Un professore dell’Università Imperiale di Tokio, nei primi anni ’20, adottò un cucciolo di pochi mesi e lo chiamò Hachi (Otto, che in Giappone è un augurio benevolo; l’aggiunta del -kō finale è una sorta di vezzeggiativo). Hachikō ben presto cominciò ad accompagnare il professore fino alla stazione da cui prendeva il treno per recarsi all’università. A sera, il cane tornava ad aspettare l’amico per accompagnarlo a casa. Un giorno di primavera dell’anno successivo, mentre era a lezione, improvvisamente il professore viene colpito da un ictus e muoreHachikō quella stessa sera si presentò alla stazione per aspettarlo, invano: e così fece ogni sera, per i dieci anni successivi. Il professore viveva da solo, quindi il cane era rimasto senza nessuno che si occupasse di lui: venne quindi affettuosamente adottato dal capostazione e dai pendolari che lo vedevano tutti giorni in paziente attesa di qualcuno che non sarebbe mai arrivato.
Hachikō divenne ben presto noto in tutto il Giappone e in molti si fermavano alla stazione di Shibuya solo per vederlo o accarezzarlo. Quand’era ancora in vita, ad Hachikō vennero dedicate due statue, una nella stazione e l’altra nel suo paese natale.

A dieci anni dalla scomparsa dell’amato professore, anche Hachikō morì: venne proclamato lutto nazionale in omaggio alla sua fedeltà nei confronti del padrone. Hachikō venne imbalsamato e si trova al Museo Nazionale di Natura e Scienza di Shibuya, ma alcune sue ossa furono deposte vicino alla tomba del professore, per farli ricongiungere per sempre.

Il potere del gatto “astrologo”.

I gatti con il loro misterioso fascino popolano i miti di tutto il mondo fin dall’antichità, ritenuti possedere poteri magici e qualità soprannaturali. La scienza oggi dimostra che non sono solo leggende, i gatti possono migliorare la qualità della nostra vita e dell’ambiente in cui viviamo.

Nell’antico Egitto il gatto era legato principalmente alla dea Bast (o Bastet) ed era simbolo della femminilità, della sensibilità e della magia; proteggeva, inoltre, i bambini, l’amore, la fertilità, la famiglia e la casa. In tutte le culture antiche troviamo riferimento ai gatti e ad esempio in India la dea Shasti è una divinità felina simbolo di fertilità e maternità.

Gli scienziati hanno analizzato gli effetti terapeutici delle fusa scoprendo qualcosa che può davvero sorprendere chi non ha mai avuto gatti. Le fusa, infatti, vibrano tra i 25 e i 50 hertz, dando sollievo a chi soffre di reumatismi infatti è la stessa frequenza usata in ortopedia. Per quanti soffrono di pressione alta, invece, può rivelarsi utile semplicemente accarezzare il proprio micio per veder diminuire il ritmo cardiaco. E’ stato dimostrato essere un valido rimedio contro lo stress, l’ansia e la depressione. Molto benefico anche per l’insonnia, la sua vicinanza costituisce uno dei più potenti sonniferi naturali.

Ma il gatto avrebbe un ruolo ancora più sottile nel migliorare la nostra vita e proteggere la nostra casa. Sebbene non sia stato ancora dimostrato, nella cultura orientale dove sono comunemente accettati concetti di prana e chi che descrivono l’energia sottile che penetra tutta la realtà, è risaputo che il gatto è fonte di energia positiva, assorbe le energie negative e le purifica armonizzando l’ambiente. Nella cultura orientale sono molto diffuse le statuine di “Maneki-neko” (il gatto portafortuna) oppure dei “bar dei gatti” giapponesi, veri e propri locali dove, oltre a prendersi un tè, si può accarezzare un gatto.

Proprio come i cani, che sono i nostri guardiani nel mondo fisico e darebbero la loro vita per salvarci, i gatti sono i nostri protettori dell’energia spirituale e farebbero di tutto per proteggerci quando la nostra energia si abbassa. Quando siamo svegli, il gatto “ripulisce” la nostra casa dalle energie intruse. Quando dormiamo, filtra e trasforma quest’energia. Spesso il gatto cerca e guarda nel “nulla”… vede le cose che noi non vediamo.

I gatti di solito ci accompagnano e ci proteggono in questi viaggi astrali (durante il sonno il corpo astrale e fisico si staccano), oltre a prendersi cura di noi contro le energie spirituali indesiderate mentre dormiamo. Queste sono le ragioni per il quale a loro piace dormire con noi nel letto. Il gatto è un trasformatore di energia che aiuta nella guarigione. Ci insegna ad amare. Non a sottometterci, ci insegna quell’amore gratuito che fa la differenza. Infatti tante persone hanno difficoltà a vivere con i gatti trovandoli “animali interessati”. In primo luogo, si deve guadagnare la fiducia del gatto. Quindi bisogna imparare a rispettarla. Dopo di ché vi mostrerà affetto quando si è realmente pronti.

Dal punto di vista energetico, le persone che sono allergiche ai gatti sono persone che nella loro vita hanno difficoltà a lasciarsi andare all’amore e alla sensibilità e sensualità. Secondo Caroline Connor, se ci sono molte persone nella famiglia e un solo gatto, questo può sovraccaricarsi ad assorbire tutte le negatività. In questi casi è bene avere più di un gatto per dividere il carico tra loro.

Per ulteriori approfondimenti e curiosità visitare il blog di Platone:
https://www.facebook.com/astrologiadiplatone/

www.astrologiadiplatone.com

maurizio platone

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