L'Amministrazione Comunale di Courmayeur realizzerà, nel parco della Rimembranza del giardino del Municipio, un monumento in ricordo di Don Cirillo Perron per celebrare la memoria dell'indimenticabile parroco, ed in particolare custodire e condividere il riconoscimento di Giusto delle Nazioni conferitogli nel maggio del 2015 dallo Yad Vashem di Gerusalemme per aver salvato dalla persecuzioni naziste Giulio Segre, il bimbo ebreo che fece passare per suo nipote.
La decisione è stata simbolicamente adottata oggi, 27 gennaio 2017, dalla Giunta Comunale di Courmayeur con la volontà di sottolineare l'importanza e l'attualità di scelte come quelle compiute da Don Cirillo, che vedono i singoli agire e impegnarsi in prima persona per l'affermazione dei significati più profondi di ricorrenze quali quella della Giornata della Memoria.
“Nel 2012 – dichiara il Sindaco Fabrizia Derriard - avevamo scelto di intitolare all'indimenticabile parroco il Centro Ricreativo realizzato nei pressi del municipio, come omaggio e segno di riconoscenza per l’opera da lui compiuta, nonché per gli importanti insegnamenti che il ha lasciato nel cuore di diverse generazioni di abitanti ed ospiti del paese. Lo ricordavamo come “il nostro parroco alpinista” e come un pilastro della nostra comunità, ma a questi ricordi ne mancava uno. Quello che nel 2013 ci ha donato Giulio Segre, il bimbo ebreo che Don Cirillo aveva salvato dalle persecuzioni naziste facendolo passare per suo nipote” .
Nel maggio del 2015, per volontà dello stesso Giulio Segre, fu proprio la sala Consiliare del Municipio di Courmayeur ad ospitare la cerimonia con cui lo Yad Vashem di Gerusalemme conferì formalmente alla memoria di Don Cirillo la Medaglia di Giusto fra le Nazioni, il massimo riconoscimento concesso da Israele a coloro che hanno rischiato la vita per salvare anche solo un ebreo dalla Shoah.
“Oggi, con questa decisione – aggiunge il Sindaco - abbiamo voluto compiere un ulteriore gesto per onorare insieme le memorie oramai inscindibili di Don Cirillo e del dott. Segre.Perchè c'è un grande insegnamento nelle testimonianze che loro ci hanno lasciato, ovvvero che ognuno di noi può cambiare la Storia cambiando la vita di un altro uomo, Oggi come allora, chi salva una vita, salva un mondo. Ma per ogni vita salvata, come quella del piccolo Giulio, dobbiamo sempre ricordare tutte le vite che non sono state salvate e tutti quei bambini che non hanno incontrato o potrebbero non incontrare un Don Cirillo lungo la loro strada”.
lu.au.