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Chez Nous | 26 gennaio 2017, 18:15

Dove toccano spaccano facendosi pilotare da Cognetta

Dove toccano spaccano facendosi pilotare da Cognetta

Una parte del Consiglio regionale è come un mostro a sette teste che distrugge tutto quello che incontra. La considerazione è di tanti valdostani che assistono impotenti alla disfatta del casinò, al tentativo di distruggere Cva, alla voglia di squassare la Sitrasb. Tutto lecito per una classe politica che non ha arte né parte  che per far parlare di sé di affida alla regia di Roberto Cognetta.

Pnv, Alpe, Uvp, Stella alpina si affidano al penta stellato, magistralmente diretto da Leonardo La Torre, per scardinare la nostra economia. Mentre ci sono aziende che lasciano la Valle d’Aosta loro fanno a gara per vedere chi riuscirà a dare la mazzata definitiva a chi produce lavoro e reddito.

L'opporsi alla restituzione dei soldi al casinò è una follia ed  da pscopatici non indicare soluzione concrerte alternative senza ricorrere al puerile motto"biosgno cambiare sistema". Cognetta e i cognetti ci dicano come pensano di rilanciare la casa da gioco. Cognetta e i cognetti mettano sul tavolo il progetto. Le analisi le fanno anche gli studenti di prima ragioneria.

L'altra follia è volere azzerrare i vertici Cva. Cognetta e i cognetti si sono offesi perché i vertici di CvA hanno preteso di assistere all’audizione di alcuni dipendenti di Cva. Cognetta e i cognetti (quelli che voglio mettere le zeppe) vivono in un delirio di onnipotenza. Un dipendente per riferire delle questioni dell’azienda, se non si tratta di inchieste giudiziarie, deve avere l’autorizzazione del datore di lavoro.

Cognetta e i cognetti, nel delirio di onnipotenza hanno chiesto la rimozione dei vertici di Cva senza rendersi conto che il Consiglio regionale rischia di sborsare milioni di euro quale indennizzo per il danno di immagine ai due manager. La mozione, infatti, con la quale chiedo la rimozione dei vertici, è frutto di un’ignoranza abissale. Certo il Consiglio può dare ordine di revocare un amministratore di una controllata, ma siccome non c'è giusta causa il Direttore generale potrà essere licenziato solo a fronte di un forte indennizzo. Di più, può tranquillamente fare causa perché hanno leso senza motivo la sua immagine.

E’ una vera vergogna. Gli stessi che si scandalizzano per l’indennità di fine rapporto al Direttore del casinò, oggi chiedono la risoluzione dell’incarico ai vertici di Cva, rei di lesa maestà. Tanto a pagare sono sempre e comunque i valdostani. Cognetta e i cognetti lo stipendio l’hanno ben assicurato.

E loro si nascondono dietro la stazza del consigliere penta stellato. Altro che forze autonomiste. Sono la sesta punta della stella grillina.

p.m.

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