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In Breve

| 19 gennaio 2017, 15:00

Daniela Rader nuova Presidente di Donne Impresa Confartigianato

Al centro Daniela Reder

Al centro Daniela Reder

L’Assemblea di Donne Impresa Confartigianato ha eletto Daniela Rader alla Presidenza del Movimento che rappresenta oltre 40mila imprenditrici artigiane. La Presidente Rader guiderà Donne Impresa per i prossimi 4 anni e sarà affiancata dalle Vicepresidenti Flavia Caldera, Presidente di Donne Impresa Lombardia che ha ricevuto l’incarico di Vice Presidente Vicaria, e Filomena Avolio Presidente di Donne Impresa Friuli Venezia Giulia.

Del Comitato di Presidenza di Donne Impresa Confartigianato fanno parte anche Daniela Biolatto, Presidente di Donne Impresa Confartigianato Piemonte, e Marici Levi, Presidente di Donne Impresa Confartigianato Puglia. (nella foto Guillermo Risso e Aldo Zappaterra, Presidente e Direttore di Confartigianato VdA)

Alla neo Presidente ed a tutto il Comitato, Confartigianato Valle d'Aosta augura buon lavoro con l'auspicio che presto anche nella nostra regione si possa dare nuovo impulso al movimento femminile della nostra associazione.

Daniela Rader, di Vicenza, è imprenditrice nel settore dell’installazione di impianti. Attualmente Presidente di Donne Impresa di Confartigianato Veneto, Daniela Rader ha svolto numerosi incarichi di vertice nell’ambito di Confartigianato, a livello provinciale, regionale e nazionale.

La Presidente Rader ha ringraziato la Presidente uscente Edgarda Fiorini per la passione e l’impegno con cui ha guidato il Movimento dal 2010 e, presentando il suo programma, ha espresso la volontà di intensificare le iniziative per consolidare i traguardi conquistati dalle imprenditrici di Confartigianato.

"Continueremo a batterci – ha detto – contro le discriminazioni di genere per costruire le condizioni che permettano alle donne di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità e contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese. Gli sforzi e le nuove sfide per agganciare la ripresa e rilanciare la competitività delle nostre aziende sono uguali per tutti gli imprenditori, donne e uomini. Ma, rispetto ai nostri colleghi, noi imprenditrici abbiamo un maggiore carico di responsabilità, soprattutto sul fronte familiare, che dobbiamo poter gestire contando su un nuovo sistema di welfare attento alla specificità del lavoro indipendente femminile”.

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