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In Breve

| 06 dicembre 2016, 15:57

Successo della rassegna Il Forte di Bard incontra Biella

Successo della rassegna Il Forte di Bard incontra Biella

Grande partecipazione e interesse per i due appuntamenti curati dal Forte di Bard il 17 novembre e il 1° dicembre scorsi a Biella nella prestigiosa sede di Palazzo Gromo Losa nell'ambito della rassegna Il Forte di Bard incontra Biella.

«La vicinanza non solo geografica ma anche culturale e affettiva al Biellese ci ha spinto a promuovere questa iniziativa e la città ha tributato grande apprezzamento per i progetti del Forte di Bard con una partecipazione calorosa e qualificata per la quale siamo estremamente riconoscenti» commenta il presidente dell'Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin.

Tutto esaurito per la serata di presentazione del libro autobiografico di Bruno Brunod, Skyrunner il corridore del cielo edito da Mondadori. L'atleta valdostano ha letteralmente conquistato la platea con il suo carisma e la sua autoironia e ha commentato una serie di immagini senza risparmiare aneddoti relativi alla sua lunga carriera.

E così si è parlato del mito che Coppi rappresenta per lui, dei record conquistati nei cinque continenti con particolare enfasi alle imprese sul Kilimangiaro e sul Cervino, del rapporto con l’amico Kilian Burgada, sino ai grandi periodi di lontananza dalle gare e di dedizione piena al lavoro e alla famiglia. Brunod ha anche incontrato l’amico Marino Giacometti uno dei primi ad aver creduto nel suo talento e ancora oggi deus ex machina dello Skyrunning mondiale. La Fondazione Fila, sponsor della serata, ha potuto presentare nell'occasione, alcuni capi di skyrunning degli anni '80 e '90 quando questa disciplina è nata, compreso il pettorale n. 1 indossato da Bruno Brunod in occasione della vittoria di Coppa del Mondo.

Anche l’incontro di presentazione del film Homines Dicti Walser, ha registrato il pienone con oltre 200 presenze. L'ultima produzione video promossa dal Forte di Bard, che propone un suggestivo racconto di immagini, musiche e notazioni storiche sull’etnia walser, è stata illustrata al pubblico biellese dalla sceneggiatrice Nadia Guindani in costume Walser e dall'antropologo Annibale Salsa.

Molte le domande di approfondimento da parte del pubblico a fine proiezione a dimostrazione dell'interesse sul tema. Non sono mancati momenti di commozione in sala di fronte alle interviste in presa diretta a testimoni di etnia walser di Gressoney, Issime e Alagna. Il tutto impreziosito dalle musiche del compositore Armand Amar e dallo stile di ripresa della scuola del regista francese Yann Arthus-Bertrand.

aostacronaca.it

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