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ECONOMIA | 29 settembre 2016, 12:20

Albergatori, 'anche affittacamere paghino tassa di soggiorno'

Alla tavola rotonda 'Turismo e Legalità' hanno preso parte il presidente dell'Adava, Filippo Gérard, il questore di Aosta, Pietro Ostuni, l'assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz, il presidente del Celva-Cpel, Franco Manes e il direttore generale della Federalberghi nazionale, Alessandro Nucara.

L'assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz, interviene alla tavola rotonda

L'assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz, interviene alla tavola rotonda

“Guerra agli affittacamere abusivi, ma piena collaborazione con chi, nel rispetto delle regole, concorre a implementare e migliorare l'offerta turistica”. Lo ha assicurato Filippo Gérard, presidente dell'Associazione degli albergatori valdostani (Adava), nel suo intervento alla tavola rotonda 'Turismo e Legalità',svoltosi ieri all'Hotel Duca d'Aosta, nel capoluogo regionale.

Tema centrale della tavola rotonda, il mondo variegato e talvolta incontrollato delle camere in affitto per brevi periodi. “L'abusivismo è un danno sotto molti punti di vista – ha spiegato Gérard – basti pensare a quante presenze non saranno state registrate, in questa pur straordinaria estate appena trascorsa, perchè ovviamente gli affittacamere abusivi non registrano i passaggi”. A preoccupare gli hotel sono i dati della 'concorrenza': se gli alberghi che operano nella regione sono meno di 400, ad agosto le strutture extra-alberghiere valdostane sbarcate sul portale Airbnb hanno raggiunto quota 1.382, lo scorso anno erano 1.073, nel 2014 erano appena 589.

“E' un fenomeno fuori controllo - ha confermato Nucara, direttore generale Federalberghi - c'è un evidente squilibrio in termini di ricadute sul sistema economico derivante dalla situazione di irregolarità legata al sommerso”. Nel mirino dell'associazione ci sono in particolare le locazioni turistiche, svincolate dagli obblighi e dai vincoli degli alberghi: “La locazione turistica è come un abito contraffatto - ha ribadito Filippo Gérard - noi non siamo per il protezionismo, vogliamo che aumentino i flussi turistici in Valle d'Aosta, ma a uno stesso mercato ci si deve avvicinare tutti con le stesse regole; ben vengano gli affittacamere onesti e che concorrono alla crescita del Pil".

Un grosso problema è la mancata registrazione degli utenti degli affittacamere, entro 24 ore, agli uffici di polizia: “La registrazione devono farla anche i gestori o gli affittuari di appartamenti per vacanza – ha spiegato il questore di Aosta, Pietro Ostuni – occorre sensibilizzarli perché la normativa c'è e deve essere rispettata; nessuno può invocare un vuoto normativo che invece è ben colmato”. Le strutture ricettive valdostane collegate al servizio alloggiati web della Polizia sono 1219, di queste 191 sono affittacamere, 135  sono appartamenti per uso turistico e 28 sono gestori di appartamenti. “Dal 10 settembre in poi, però – ha precisato Ostuni - abbiamo avuto 33 richieste di locazione al sito web, segno che la sensibilizzazione dell'Adava in questo senso sta già sortendo buoni effetti”. 

Secondo l'assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz “le leggi ci sono, prima di introdurne delle altre o inasprire quelle in vigore verifichiamo se sono rispettate e poi valutiamo se sono necessari aggiustamenti”. Sul tema degli 'affitti impropri i Comuni valdostani “sono disposti a mettersi al tavolo con il legislatore e con gli albergatori - ha assicurato Franco Manes, presidente del Celva-Cpel - per ora comunque nessun sindaco ha ancora posto questa problematica”. “Se ben gestiti - ha aggiunto Manes - gli appartamenti in affitto per le vacanze possono essere una risorsa importante, soprattutto nei piccoli comuni a minor vocazione turistica”. Gérard ha poi posto l'accento sulla necessità di far pagare la tassa di soggiorno anche agli affittacamere. 

“Non abbiamo alcun problema a estendere l'applicazione della tassa soggiorno alle locazioni turistiche – ha risposto Marguerettaz - il problema della tassa di soggiorno possiamo risolverlo in maniera veloce”. Una proposta in tal senso è arrivata dal presidente del Cpel Manes, che ha ipotizzato l'introduzione di una “denuncia di inizio attività anche per le locazioni, fenomeno economico che deve essere governato sulla base di regole, e i Comuni sono pienamente consapevoli del proprio ruolo di vigilanza”.

aostacronaca.it

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