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SANITÀ, SALUTE E STARE BENE | 12 gennaio 2016, 14:44

NO al Doping, sport pulito e atleti siano per validi modelli da imitare

L’appuntamento, dal titolo NO AL DOPING, è per venerdì 15 gennaio, alle ore 18.00, presso la sala riunioni del CONI, ultimo piano del Palaindoor in corso Lancieri di Aosta.

il Vice-Presidente CONI Valle d’Aosta Flavio Serra con il relatore Antonio Urso, Presidente Nazionale della FIPE -Federazione Italiana Pesistica- e della EWF -Federazione Europea di Pesistica

il Vice-Presidente CONI Valle d’Aosta Flavio Serra con il relatore Antonio Urso, Presidente Nazionale della FIPE -Federazione Italiana Pesistica- e della EWF -Federazione Europea di Pesistica

“Voi atleti avete una missione da compiere: poter essere, per quanti vi ammirano, validi modelli da imitare». È l’esortazione rivolta da Papa Francesco a dirigenti e allenatori che li ha pure sollecitati a  «dare buona testimonianza di valori umani», ad essere «maestri di una pratica sportiva che sia sempre leale e limpida». «La pressione di voler conseguire risultati significativi - ha aggiunto - non deve mai spingere a imboccare scorciatoie come avviene nel caso del doping. Come è brutta e sterile quella vittoria che viene ottenuta barando sulle regole e ingannando gli altri!».

Alle esortazioni di Papa Francesco il Comitato regionale del CONI Valle d'Aosta risponde con l'avvio a avviato un  nuovo ciclo di convegni rivolti al mondo sportivo valdostano con un incontro di rilievo, sul tema del Doping, fenomeno di estrema attualità e di considerevole interesse sociale e sanitario al quale parteciperanno due relatori di grande competenza pratica e scientifica:

il dott. Antonio Urso, Presidente Nazionale della FIPE -Federazione Italiana Pesistica- e della EWF -Federazione Europea di Pesistica- nonché Coordinatore delle Attività tra la Scuola dello Sport e l'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI;

il dott. Francesco Riccardo, docente in psicologia e psicologo delle squadre Nazionali di Pesistica olimpica e paralimpica.

I due relatori, autori tra l’altro di diverse pubblicazioni tecniche e specialistiche in ambito sportivo, tratteranno la problematica al di là dei meri aspetti sanitari e sanzionatori, analizzandola sotto il profilo culturale e sociologico e delineando strategie e concrete azioni di contrasto ad una piaga sociale da combattere senza riserve che coinvolge trasversalmente tutte le componenti della società: famiglia, scuola, operatori sociali e sanitari, tecnici e dirigenti sportivi, istituzioni.

Come ha sottolineato Papa Francesco, “la Chiesa si interessa di sport perché le sta a cuore l’uomo, tutto l’uomo, e riconosce che l’attività sportiva incide sulla formazione della persona, sulle relazioni, sulla spiritualità». «Voi atleti - ha quindi evidenziato - avete una missione da compiere: poter essere, per quanti vi ammirano, validi modelli da imitare». Rivolto a dirigenti e allenatori li ha esortati a «dare buona testimonianza di valori umani», ad essere «maestri di una pratica sportiva che sia sempre leale e limpida».

«La pressione di voler conseguire risultati significativi - ha aggiunto - non deve mai spingere a imboccare scorciatoie come avviene nel caso del doping. Come è brutta e sterile quella vittoria che viene ottenuta barando sulle regole e ingannando gli altri!».

p.m.

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