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ECONOMIA | 29 gennaio 2015, 15:10

Expo 2015: Mancano 90 giorni all'inaugurazione, da Expo VdA silenzio di tomba

Nessuno dice né spiega come conta di presentarsi al meglio, come sarà presentata la nostra identità, la nostra particolarità e la nostra cultura ai tanti visitatori

Expo 2015: Mancano 90 giorni all'inaugurazione, da Expo VdA silenzio di tomba

A circa 90 giorni dall'apertura di Milano Expo 2015, cosa stia facendo la Valle d'Aosta, e più ancora Expo Vda, non si sa nulla. Tutto è avvolto da un silenzio di tomba.

Expo VdA è la società, governata da Leonardo La Torre e da quel luminare dell'imprenditoria privata di nome Robert Cognetta, entrambi consiglieri regionali il primo per l'Uv ed il secondo pentastellato. Expo VdA ha a disposizione circa 1,4 mln di euro per favorire la partecipazione della Valle d'Aosta all'Esposizione Universale dove dovrebbe presentarsi al meglio.

In tutte le altre regioni l'attività è frenetica; le conferenze stampa si sprecano, i giornali sono inondati da quantità industriale di comunica, i convegni per coinvolgere la popolazione, gli imprenditori, se ne contano senza risparmio. C'e' ha già stillato il calendario della manifestazioni che organizzeranno sul territorio per promuovere la presenza a Expo 2015. Da Expo VdA silenzio di tomba. Nessuno dice e spiega come conta di presentarsi al meglio, come sarà presentata la nostra identità, la nostra particolarità, la nostra cultura ai venti milioni di visitatori previsti. Non ha ancora coinvolto operatori della comunicazione, dell'informazione. Non sono stati coinvolti gli imprenditori.

Expo VdA non spiega come posizionare il 'Fatto in Valle d'Aosta' fra i 150 Paesi presenti a Milano Expo 2015 per 'intercettare', anche negli anni a venire, i visitatori. Quanti pensiamo di intercettarne? Come li intercettiamo? Cosa offriamo loro? Boh!

L'unica cosa che si conosce è che Expo VdA punta sulla nuova funivia del Monte Bianco; ma la Valle d'Aosta non è solo Monte Bianco. E' trapelata la notizia che Expo VdA avrebbe scelto come consulente un architetto, già ingaggiato da Venezia, che progetta un gemellaggio tra la città lagunare e il Monte Bianco partendo dall'assunto che la neve produce acqua.

Non si sa che spazi ha a disposizione la Valle a Palazzo Italia e meno ancora si conosce il programma. Eppure dovremmo essere presenti con le cose migliori della cultura, dell'artigianato, dell'agricoltura, del turismo chez nous.

Sul fronte dei trasporti non si sa come ancora come sarà collegata la Valle d'Aosta a Milano Expo 2015.

Expo 2015 sarà un evento unico e irripetibile, sarà una cosa che andrà vissuta. Ma per chi non riuscirà perderà il treno e Expo VdA non ha ancora preso il taxi per giungere in stazione di partenza il treno.

La Torre e Cognetta forse sono troppo impegnati a risolvere la vertenza sulla Presidenza del Consiglio. La Torre è troppo impegnato ad ascoltare le ragioni dell'Uvp e a riportarle agli (ir)responsabili dell' Uv che si stanno affacciando nuovamente alla finestra.

Per Expo VdA Milano Expo 2015 può aspettare e se la presenza della Valle d'Aosta sarà un flop chi se ne frega. Tanto paga pantalone.

Se invece di costituire Expo VdA per dare spazio a politichini e affini i nostri Politici avessero affidato l'incarico alla Camera di Commercio o ad un paio di bravi dirigenti e funzionari dell'Amministrazione, peraltro già stipendiati, le cose sarebbero andate sicuramente meglio e avremmo risparmiato tempo e soldi. Si sa che quando ci sono in ballo i politichini anche i bravi funzionari sono messi sotto.

ExpoVdA ne è un esempio. Il flop è annunciato. Speriamo che non sia così.

p.m.

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