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AMBIENTE | 14 agosto 2014, 10:00

AMBIENTE: Multa da 5 milioni alla Valle per scorretta gestione acque di scarto

AMBIENTE: Multa da 5 milioni alla Valle per scorretta gestione acque di scarto

La Valle d'Aosta, insieme ad altre tredici regioni italiane, rischia di dover pagare una multa di 5 milioni di euro, stabilita dall'Unione europea, a causa di una gestione non corretta e di un utilizzo parziale degli impianti di depurazione delle acque. Sanzione 'leggera' se paragonata ai 185 milioni contestati alla Sicilia e ai 66 del Friuli, ma in virtù del numero di abitanti ad ogni valdostano toccherebbe un esborso di 39 euro contro i 37 pro capite per i siciliani o, peggio ancora, il solo euro che dovrebbe pagare ogni residente in Veneto, dov'è è stata comminata la stessa multa di 5 milioni.

La Valle risulta infatti la seconda regione a dover pagare di più per sanzione pro capite (maglia nera al Friuli con 53,6 euro a testa). A stilare la classifica delle regioni 'poco virtuose' in materia di trattamento delle acque di scarto è stata la 'Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche', organismo voluto dal Governo Renzi secondo il quale quattro italiani su dieci - nonostante continue campagne informative sul rispetto dell'ambiente – scaricano nei fiumi e in mare.

La 'Struttura' ha svolto analisi accurate e ha trasferito i dati a Bruxelles, dove sono state elaborate le sanzioni che, per ora, non sono ancora esecutive. Le sei regioni virtuose sono il Trentino, l'Emilia Romagna, la Toscana, l'Umbria, il Molise e la Basilicata.

aostacronaca.it

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