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ECONOMIA | 16 luglio 2014, 11:08

CONFIDI: Cts chiude 2013 in rosso, in calo iscritti

La crisi morde ancora e, come conferma l’Osservatorio regionale della Banca d’Italia, anche il 2013 è stato caratterizzato da una contrazione dei prestiti alle imprese. E’ uno degli elementi emersi durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio relativo allo scorso anno della Confidi CTS, il consorzio di garanzia fidi per il commercio, il turismo e i servizi della Valle d’Aosta.   I risultati della Confidi sono stati illustrati dal presidente Pierluigi Genta che ha rilevato una diminuzione nel numero di imprese associate con un saldo negativo di 122 unità anche se il totale delle aziende aderenti si attesta su un totale di 1.790 soci. Con il segno meno è anche il bilancio che chiude l’esercizio 2013 con una perdita di 21mila 600 euro circa. Calano le nuove garanzie erogate durante lo scorso anno con una contrazione di quasi 8milioni di euro, pari all’8,8 per cento rispetto al 2012. Un contesto economico e produttivo in cui l’Amministrazione regionale vuole continuare a fare la propria parte, anche se è necessario fare i conti con risorse minori rispetto al passato. Una necessità che impone una riflessione seria per il futuro.

CONFIDI: Cts chiude 2013 in rosso, in calo iscritti

Ego Perron, Assessore al bilancio, finanze e patrimonio ha sottolineato "il ruolo e l’importanza che le Confidi nel tempo hanno avuto sul territorio valdostano, costituito da piccolissime imprese, nel sostegno al credito alle imprese e quindi, di riflesso, alle famiglie. Detto questo, in un momento di grave difficoltà economica, e dal nostro punto di vista di forte impossibilità di spesa - perché paradossalmente a volte abbiamo le risorse ma i patti con lo Stato ci impediscono di spenderle - è necessario razionalizzare e quindi fare sistema. Fare sistema dal mio punto di vista vuol dire che tutti gli attori economici del territorio, dalla Regione alle Confidi alle stesse banche, devono ragionare su politiche di aiuto, su politiche di contenimento dei costi, ma senza chiusura eccessiva del credito".

Una situazione che richiede a tutti gli attori sociali, economici e politici di condividere una strategia che sia di autentico sostegno alle realtà produttiva regionale. Uno sforzo ancora più urgente alla luce di un diverso assetto per le casse regionali. Ego Perron, ha quindi aggiunto: "Voglio ricordare che questa Regione, nel tempo, ha visto ridursi drasticamente il proprio bilancio. Ricordavo poc’anzi che nel 2008 il bilancio della Regione - quindi sono sei anni fa, non è un’eternità - era un bilancio di 1miliardo 700milioni, oggi è 1miliardo e 70. Quindi nell’arco di 6 anni ha visto ridursi praticamente di un terzo la sua capacità di spesa. Di questo bisogna tener conto per delle politiche che devono essere mirate, delle politiche innovative, come ad esempio quelle rivolte all’esterno, a mercati nuovi".

aostacronaca.it (Presidenza Giunta)

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